In ogni tempo esistono i sognatori: la società, la Chiesa, le istituzioni, le famiglie sono ricche di personaggi che lasciano una traccia. Don Luigi Monza è stato indubbiamente un sognatore. Era stimato come santo, perché sapeva vedere oltre; sapeva trasfigurare e quindi oltrepassare le apparenze. Oggi il sogno di don Luigi vive ancora, spinge altri ad avere il coraggio di sognare e la sua opera è veramente arrivata «fino agli estremi confini della terra…», come si legge nei suoi scritti.
Per festeggiare i dieci anni dalla beatificazione del sacerdote ambrosiano, avvenuta nel 2006 in piazza Duomo a Milano, sabato 30 aprile, alle 14.30, presso la Camera di Commercio di Lecco, la sua “grande famiglia” organizza una tavola rotonda sul tema «L’urgenza di un sogno: il beato Luigi Monza nel nostro tempo». L’incontro sarà moderato da Luigi Mezzadri, presidente del “Centro studi beato Luigi Monza”, che spiega: «Ci sono due modi per festeggiare un anniversario. Il primo è celebrativo. Si mette il punto finale a un evento, quasi a chiuderlo in un archivio o, peggio, in una tomba. È la festa dei reduci, di quelli che si trovano per ricordare il passato e chi non c’è più. In questo modo si guarda al passato, al come eravamo. Il secondo è progettuale. Non si pensa tanto a ricordare il passato, ma ci si protende sul domani. Ci si prepara a nuove sfide e pertanto si guarda oltre gli ostacoli. Mentre procede la gara della vita, sappiamo che dovremo alzare le asticelle. Ma non dobbiamo lasciarci vincere dalla paura e pensare che altri appuntamenti ci aspettano; è continuare ad avere un sogno che mette al progetto le ali».
«Pensando ai dieci anni dalla beatificazione di don Luigi Monza non dobbiamo ripetere ciò che il beato ha detto o fatto, ma immaginare cosa direbbe o farebbe don Luigi non solo oggi, ma domani – aggiunge e sottolinea Daniela Fusetti, oggi alla guida delle Piccole Apostole della Carità che hanno ereditato il sogno di don Luigi -. Abbiamo scelto pertanto due sognatori, testimoni del nostro tempo, che ci possono guidare nei sentieri del futuro. Sono due gesuiti: il cardinale Carlo Maria Martini e papa Francesco. Con essi crediamo che la Chiesa s’inerpicherà sui sentieri della storia a venire, della storia che contribuiremo a scrivere anche noi. Come protagonisti».
Dopo i saluti del moderatore e del sindaco di Lecco Virginio Brivio, interverranno GianPaolo Salvini, direttore emerito di Civiltà Cattolica e superiore dei Gesuiti a Milano nei primi anni dell’episcopato del cardinale Martini, il vaticanista del Tg1 Fabio Zavattaro e la stessa Daniela Fusetti.
Seguirà un concerto della TAC TIC band & Coro delle Mani Bianche dei Centri La Nostra Famiglia di Vedano Olona e Castiglione Olona.
Al termine, alle 18.30, nella Basilica di San Nicolò a Lecco, concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di zona, con il Coro Linearmonica di Nibionno diretto da Samuele Rigamonti.