Sabato 11 marzo a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Servizio nazionale per le persone con disabilità terrà un seminario dal titolo fortemente evocativo: «La strada e il villaggio, crocevia per camminare insieme» (vedi qui la locandina).
Parole per immagini
Come si vede, ogni parola, pensata e pesata, richiama alla mente immagini di realtà vitali, calde di esperienze umane significative: la strada, per dire il dinamismo della vita, ma anche il villaggio, cioè lo stare insieme, il riconoscersi parte dello stesso popolo, l’appartenenza. Strada e villaggio che uniti formano il crocevia, cioè il luogo dei punti d’incontro necessari per rilanciare un cammino comune.
Il sottotitolo, «Disabilità e appartenenza», indica la necessità di potenziare la stessa inclusione, mandandola “oltre” e additando un «Tu sei mio, noi ci apparteniamo», carico di promesse per tutti. Una parola nuova, una parola di speranza destinata a diventare realtà.
La mattinata
Moderato da don Mauro Santoro, presidente della consulta diocesana “Comunità cristiana e disabilità”, il seminario sarà aperto dai saluti di monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Ateneo, subito seguito dal dottor Luigi D’Alonzo, delegato del Rettore per l’integrazione degli studenti con disabilità e Dsa di tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La professoressa Moira Sannipoli, docente di Pedagogia dell’infanzia e Pedagogia speciale dell’Università degli Studi di Perugia, presenterà una prima relazione, dedicata alla diversità e alle differenze, definite ricchezze-risorse e poste in dialogo con il Cammino sinodale della Chiesa. Seguirà una raccolta di domande, che darà il via al dibattito. Al termine della mattinata monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, offrirà la lettura di alcune prospettive per il futuro.
Il pranzo, presso la mensa dell’Università Cattolica, sarà occasione di liberi scambi di idee e di conoscenze.
Il pomeriggio
Nel pomeriggio, dalle 14.30 si apriranno i “Cantieri di Betania”, i quali, assumendo l’evangelico titolo «Dille dunque che mi aiuti», attueranno dei laboratori ricchi di proposte, dimostrandone le possibilità realizzative e disponendole lungo due piste: si andrà cioè dalle problematiche di adolescenti e giovani (colti nell’ambiente dell’oratorio, nello sport, nel gioco, nella scuola, nei loro progetti di vita e perfino nel turismo e nella Bellezza), alla comunicazione, che intende mostrare come sia possibile togliere la Chiesa e i cristiani dalle paludi paralizzanti del linguaggio ecclesialese per deporli nelle acque libere della lingua For All, navigando attraverso l’uso dei cinque sensi e una ricca pluralità di linguaggi. Alle 16.30 la conclusione dei lavori, con la promessa di ulteriori incontri.
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