Il periodo di Quaresima, da sempre, si chiude con la Colletta per la Terra santa. Il Venerdì che precede la Pasqua, in tutte le parrocchie del mondo, i fedeli inviano offerte alla Chiesa Madre. Quest’anno la situazione geopolitica eccezionale impone una mobilitazione straordinaria. La vicinanza ai luoghi dove ha vissuto Gesù troverà espressione pure in apertura dei quaranta giorni penitenziali.
La Conferenza episcopale italiana ha indetto, infatti, per domenica 18 febbraio (prima di Quaresima), una colletta nazionale, come segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa. La raccolta si dovrà tenere in tutte le Chiese italiane. E i fedeli dovranno essere sensibilizzati a entrare in sintonia materiale e spirituale con i fratelli che là vivono.
Le offerte raccolte, comunica la Cei, dovranno essere inviate alla «Caritas Italiana entro il 3 maggio e renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo». L’organismo caritativo sta predisponendo i sussidi e le locandine per la sensibilizzazione e l’animazione delle comunità parrocchiali.
«Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e di riconciliazione».
Nella diocesi di Milano – oltre alla raccolta straordinaria del 18 febbraio e a quella ordinaria del Venerdì santo – è in programma un altro appuntamento durante il quale sarà possibile lasciare un obolo per quella destinazione. Si terrà domenica 7 aprile. In quella data l’Ufficio del turismo della Diocesi invita a un momento orante presso la chiesa di San Fedele a Milano (leggi qui). La convocazione è soprattutto, ma non solo, per chi ha dovuto rinunciare al pellegrinaggio spirituale, dopo gli attacchi del 7 ottobre.
I «pellegrini (per ora) mancati» parteciperanno a una elevazione musicale proposta dal Coro Laudamus di Nerviano dal titolo «Pellegrinaggio di desiderio. Il nostro cuore in Terra santa». Le donazioni di quel pomeriggio, saranno consegnate all’Arcidiocesi di Milano. La quale farà confluire l’obolo nella tradizionale Offerta del Venerdì santo.