La prima catechesi dal titolo “Vostro è il regno di Dio” (su Telenova alle 20.45 e a Circuito Marconi alle 21) sarà trasmessa dalla parrocchia Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, nel quartiere Quarto Oggiaro a Milano.
di Luisa Bove
A partire da martedì 7 marzo e per cinque settimane, l’Arcivescovo terrà alla tv e alla radio la tradizionale catechesi quaresimale che quest’anno si intitola “Testimoni della beatitudine cristiana”. Ogni serata avrà come riferimento il capitolo 6 del Vangelo di Luca, ma di volta in volta saranno proposti anche altri testi della Sacra Scrittura, oltre che brevi stralci dalla recente enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est” e dalla Traccia in preparazione al convegno ecclesiale di Verona “Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo”.
«Per essere trasparenza luminosa di Cristo, capaci cioè di “far vedere” Gesù e di “farlo incontrare” da quanti operano e vivono con noi», diceva il cardinale Dionigi Tettamanzi all’inizio dell’anno pastorale, nel settembre scorso, «dobbiamo vivere le beatitudini evangeliche anche nelle più piccole esperienze e realtà della vita di ogni giorno». Gesù, spiegava ancora, vuole che la Chiesa sia il «popolo delle beatitudini», cioè «un popolo profetico che fa risuonare nella società e nel mondo un annuncio nuovo, alternativo, rivoluzionario rispetto agli “idoli” e alle tante “schiavitù” da cui è segnata la cultura oggi dominante».
Un impegno tutt’altro che piccolo quello al quale l’Arcivescovo di Milano richiamava i suoi fedeli. E forse non a caso ha scelto proprio la Quaresima per approfondire e rilanciare l’invito. Ancora una volta l’intento è quello di invitare tutti i credenti a riflettere e a vivere la dimensione della missione, tema che l’Arcivescovo di Milano ripropone per il terzo e ultimo anno pastorale, seppure con sottolineature differenti.
A differenza dell’anno scorso, le catechesi di quest’anno non saranno più trasmesse negli studi di Telenova, ma in luoghi-simbolo della città, quasi a sottolineare che la testimonianza cristiana deve essere portata in ogni ambiente di vita: famiglia, scuola, lavoro, tempo libero… Così ad esempio il primo incontro, dal titolo “Vostro è il regno di Dio”, si svolgerà nella parrocchia Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, nella periferia nord di Milano. Un quartiere ad alta densità di popolazione in cui la comunità ecclesiale diventa segno eloquente di presenza e testimonianza cristiana.
Martedì 14 marzo, la catechesi su “Fame e sete di speranza” si terrà presso l’Università degli Studi della Bicocca, dove l’Arcivescovo incontrerà un gruppo di studenti e di docenti. Il 21 marzo, con il tema “La vita promessa a chi soffre”, sarà la volta del luogo-simbolo del dolore e della malattia: l’Arcivescovo si recherà infatti all’Ospedale Policlinico, di cui è parroco della chiesa di Santa Maria Annunciata.
Il 28 marzo, l’incontro dal titolo “Il coraggio e la gioia di annunciare sempre il Vangelo” si svolgerà in un luogo insolito, il Villaggio Barona. Un quartiere nuovo, pensato e realizzato come città solidale per rispondere alle diverse esigenze della popolazione, senza dimenticare le fasce più deboli. Per l’ultimo appuntamento, il 4 aprile, su “La casa fondata sulla roccia”, il Cardinale si recherà presso una comunità di vita contemplativa: il monastero di Santa Teresa di Gesù Bambino, che ha festeggiato da poco gli 80 anni di presenza a Milano.