Un appuntamento eccezionale, che entrerà certamente nella storia e resterà nella memoria dei ragazzi e della Chiesa ambrosiana per lunghissimo tempo, l’incontro dei cresimandi con Benedetto XVI. Emblematiche le parole di Giovanni, 12 anni, di Tradate, che ha avuto l’immenso onore di salutare il Santo Padre da vicino: «È una grande emozione averti in mezzo a noi oggi – ha detto, rivolgendosi direttamente al Santo Padre -. Grazie Papa, ti vogliamo tanto bene!».
Allegria, canti, balli, preghiere e tanti colori hanno caratterizzato l’intera mattinata, iniziata molto presto per le migliaia di ragazzi giunti al “Meazza” per partecipare all’evento. Un momento di festa condotto dalla presentatrice Rai Lorena Bianchetti, ma anche una tappa fondamentale per quanti stanno intraprendendo un percorso di crescita, umana e spirituale. «Spero che il Signore illumini la mia via e mi aiuti davvero a prendere il largo nel segno della fede e della sincerità», auspica Carlotta, 12 anni.
I partecipanti provenivano da tutte le sette Zone pastorali della Diocesi, a ognuna delle quali era stata assegnata una pettorina di colore diverso. I tre anelli di San Siro si sono colorati proprio in funzione dei pettorali dei partecipanti, che hanno formato una coreografia vivente ad abbracciare il Santo Padre al suo ingresso nello stadio. Uno striscione lungo cinquecento metri – che riportava la scritta “Prendi il largo con Pietro”, il titolo della celebrazione – ha sostituito i tipici striscioni “da stadio” e per tutto il perimetro degli spalti ha dato il benvenuto al Papa.
L’ingresso del Papa
Appena il Santo Padre è entrato sul prato, accompagnato dall’Arcivescovo, un grandissimo boato è partito dal basso ed è arrivato fino al terzo anello. Mentre raggiungeva la sua postazione a bordo della Papamobile, Benedetto XVI ha salutato a lungo la folla. Molto intensi anche i momenti di preghiera, in cui l’intero stadio sembrava parlare all’unisono.
La festa per il Santo Padre è durata circa due ore ed è stata caratterizzata da spettacolari coreografie degli animatori, con bandiere e teli che hanno composto sul prato il logo dell’Incontro delle famiglie. Anche l’umanità è stata simboleggiata attraverso le bandiere delle nazioni del mondo. Oltre a un momento di festa, la celebrazione ha significato ancheun invito a crescere all’interno della comunità cristiana in modo responsabile e costruttivo. Stimolo ribadito anche dalle parole di Lucia, mamma e catechista di Cassina de Pecchi: «Per i ragazzi è importante vivere un’esperienza come questa: in questo modo riescono a sentirsi partecipi di una realtà che è più grande del semplice, ma comunque molto importante, ambiente parrocchiale».