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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Vaticano

Indulgenza plenaria ai nonni e agli anziani

La Penitenzieria apostolica la concede a quanti parteciperanno il 24 luglio alla celebrazione presieduta dal Papa in San Pietro o ad altre funzioni in tutto il mondo

di Maria Michela Nicolais Agensir

31 Maggio 2022

La Penitenzieria apostolica, con un decreto diffuso ieri, concede l’indulgenza plenaria «ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati dal vero spirito di penitenza e carità, parteciperanno il 24 luglio 2022, in occasione della Seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, alla solenne celebrazione che il Santo Padre Francesco presiederà nella Basilica Papale Vaticana, oppure alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo, Indulgenza che potrà essere applicata anche come suffragio alle anime del Purgatorio».

La Penitenzieria apostolica, si legge inoltre nel decreto, concede nello stesso giorno e alle consuete condizioni – Confessione sacramentale, Comunione Eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice – l’indulgenza plenaria «ai fedeli che dedicheranno del tempo adeguato a visitare, in presenza o virtualmente, tramite i mezzi di comunicazione, i fratelli anziani bisognosi o in difficoltà (come i malati, gli abbandonati, i disabili)».

Potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza plenaria, «premesso il distaccamento da qualsiasi peccato e con l’intenzione di adempiere appena possibile alle tre consuete condizioni», gli anziani, i malati e «tutti coloro che, impossibilitati a uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, soprattutto mentre le parole del Sommo Pontefice e le varie celebrazioni verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione».

Per tali obiettivi, la Penitenzieria apostolica, nel decreto firmato dal cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, chiede ai sacerdoti «di rendersi disponibili con spirito pronto e generoso alla celebrazione del sacramento della Penitenza».