«In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della Rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo». I drammi dei migranti sulla Rotta balcanica sono al centro di Trieste è bella di notte, un film di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre, che per iniziativa di Caritas Ambrosiana, Ipsia e Cooperativa Farsi Prossimo, con la collaborazione di Naga e Zalab, sarà proiettato martedì 23 maggio, dalle 19, al Cineteatro Maria Regina Pacis (via Emanuele Kant 8, Milano – vedi qui la locandina).
La serata inizierà con un aperitivo di benvenuto e al termine della proiezione verranno presentati l’impegno di Caritas Ambrosiana e Ipsia sulla Rotta balcanica e l’accoglienza a Milano dei migranti gestita dalla Cooperativa Farsi Prossimo (leggi qui).
L’ingresso è gratuito. Per ragioni organizzative, è necessario segnare la propria presenza attraverso questo link.
Caritas Ambrosiana in Bosnia
Caritas Ambrosiana, in collaborazione con Ipsia, prosegue la presenza e il sostegno ai migranti in Bosnia.
In maggio sono stati inaugurati due nuovi edifici all’interno del nuovo Centro di permanenza temporanea di Lipa, inaugurato nel novembre 2021 dal governo della Bosnia ed Erzegovina, dotando gli spazi di attrezzature per favorire salute, educazione, aggregazione e attivazione motoria dei migranti in transito (leggi qui).
Al tempo stesso, presso il campo per famiglie di Borici (sempre in Bosnia, nel Cantone Una Sana), il 2 novembre 2022 si sono conclusi i lavori di costruzione del nuovo Social Cafe, ufficialmente aperto il 3 novembre. In questo nuovo spazio di socializzazione, proseguono le attività psico-sociali curate da uno staff di operatori locali, che questa estate sarà arricchito dalla presenza di giovani volontari ambrosiani nell’ambito del programma dei Cantieri della solidarietà.
Se nell’estate 2022 le famiglie presenti sul territorio bosniaco, e comunque sulla Rotta balcanica, erano per lo più provenienti dal Burundi e da Cuba (approfittando del regime visa-free della Serbia) e poi diretti verso i Paesi dell’Ue, oggi si assiste nuovamente agli arrivi di persone provenienti dall’Afghanistan e dalla Siria.