Venerdì 29 gennaio, alle 21, la Basilica di San Lorenzo maggiore a Milano (corso di Porta Ticinese 39) sarà teatro di “Semi di pace. Non c’è pace senza riconciliazione”, una serata in cui musica, parola e luce si fonderanno in un’unica percezione emotiva, all’insegna della pace, della speranza e della riconciliazione. L’iniziativa è promossa da Area Pastorale Torino Ticinese, Fondazione Oasis, Azione Cattolica, Centro Ambrosiano di Dialogo con le Religioni e Le Voci della Città. «Con questa iniziativa – spiega il parroco monsignor Gianni Zappa – vogliamo contribuire a promuovere una cultura della pace, accogliendo l’appello di papa Francesco col suo Messaggio 2016, “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”».
Nel giorno della festa liturgica di Sant’Aquilino e quasi al termine del Mese della Pace, l’evento presenta uno spettacolo generato dall’originale e inconsueto connubio tra improvvisazione musicale e letture. Protagonisti il sax tenore e soprano di Emanuele Cisi, uno dei più apprezzati musicisti del jazz internazionale, che si confronterà con l’antico organo della Basilica (Pietro Bernasconi 1884) suonato da Matteo Galli. I brani interpretati da Cisi e Galli faranno da colonna sonora alle letture di testi selezionati in collaborazione con Fondazione Oasis e, come spiega ancora monsignor Zappa, «offerti come “semi” da accogliere affinché crescano nella riflessione, fino a portare il frutto di una concreta disponibilità a contribuire a “fare” la pace anzitutto negli ambienti della propria vita quotidiana». Tra questi, «grandi esempi di pace, anche di martiri che hanno saputo soffrire e dare la propria vita, brani di Paolo VI e di papa Francesco, l’appello dei Vescovi francesi dopo la tragedia di Parigi dello scorso anno». Il dialogo sarà incorniciato da una creazione luminosa in tempo reale, che metterà in particolare risalto musica e testi: le luci, elaborate dal vivo, sono a cura dello studio EM Sound con il coordinamento di Chiara Gibillini.
«La convinzione di fondo è che la pace sia una responsabilità da assumere – sottolinea monsignor Zappa -. Essa comporta il superamento di ogni forma di violenza e, soprattutto, la conversione da un atteggiamento di indifferenza a un atteggiamento positivo che sappia alzare una barriera di amore davanti ai violenti. Nessuno può dire quanto sia lungo il cammino – conclude -, ma si può essere certi che nessun passo teso alla pace è inutile. Sono passi che costruiscono la vera storia e che orientano a un futuro migliore».
Ingresso libero fino esaurimento posti.
Info: tel. 02.3966 3547; info@levocidellacitta.it; www.levocidellacitta.it