Questa mattina, durante la celebrazione penitenziale quaresimale in Duomo con il clero diocesano, l’Arcivescovo ha annunciato la promulgazione della seconda edizione del Messale Ambrosiano, che avverrà in occasione della Messa crismale del 28 marzo (vedi qui il decreto): la prima edizione risale al 1976 (con l’Arcivescovo cardinale Giovanni Colombo), l’ultimo aggiornamento al 1990 (con l’Arcivescovo cardinale Carlo Maria Martini).
In questa nuova edizione il Messale Ambrosiano è stato rinnovato in modo significativo nella sua struttura e nei suoi contenuti. Tutte le parrocchie ambrosiane (nel territorio della diocesi di Milano e in quelli delle diocesi di Bergamo, di Lodi, di Lugano e di Novara) hanno il dovere di acquistarlo, perché d’ora in poi questo sarà il libro liturgico ufficiale per la celebrazione eucaristica secondo il Rito Ambrosiano.
Le principali novità
Il nuovo Messale recepisce la nuova scansione dell’anno liturgico che era stata introdotta con il Lezionario Ambrosiano, pubblicato ed entrato in vigore nel 2008. In particolare il Tempo Ordinario, che complessivamente comprendeva 34 domeniche, è stato completamente sostituito e riorganizzato nei due Tempi dopo l’Epifania (dall’Epifania alla Quaresima) e dopo Pentecoste (dalla Pentecoste all’Avvento). Si chiude la stagione provvisoria degli ultimi quindici anni, che doveva armonizzare in qualche modo due libri liturgici – il Lezionario e il Messale -, organizzati con due diverse logiche celebrative.
Inoltre rinnova e aggiorna, secondo il nuovo Calendario liturgico (2010), il Proprio dei Santi, fermo alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Qualche esempio:
- a) le messe complete della Santa Gianna Beretta Molla (28 aprile), di San Paolo VI (30 maggio), di Santa Teresa Benedetta della Croce (9 agosto), del Beato Alfredo Ildefonso Schuster (30 agosto) e del Beato Carlo Gnocchi (25 ottobre);
- b) l’orazione propria degli ultimi beati ambrosiani entrati nel Calendario liturgico come il Beato Carlo Acutis (12 ottobre) e la Beata Armida Barelli (19 novembre).
Il Messale integra poi i cambiamenti intervenuti nel Rito della Messa a partire dall’Avvento 2020, finora riportati in un sussidio a parte, piuttosto scomodo da utilizzare. In particolare, la nuova versione del Rito della Messa contiene la revisione della traduzione delle Preghiere eucaristiche, del Gloria e del Padre Nostro e l’aggiunta delle quattro forme della Preghiera eucaristica per le Messe per varie necessità. Del Rito della Messa è stata rivista e incrementata anche la parte musicale.
Il Messale ha introdotto testi liturgici di nuova composizione – per esempio: la Messa per la Commemorazione dell’annuncio a San Giuseppe (16 dicembre); il secondo prefazio per la domenica della Santissima Trinità; la messa per la Chiesa dalle genti – e ha rivisto diversi testi, sia nella loro forma espressiva, sia nella loro qualità teologica. Una particolare attenzione è stata posta alla revisione delle Messe dei defunti, usate in occasione dei funerali, per esprimere meglio l’annuncio cristiano sulla morte e la speranza cristiana nella vita futura.
Dal punto di vista editoriale, complessivamente il nuovo Messale comprende 300 pagine in più rispetto alla precedente edizione, ha un layout grafico rinnovato, ordinato e perfettamente leggibile, con il rifacimento completo di tutta la parte iconografica.
L’attesa delle parrocchie
Le parrocchie attendevano da tempo il “nuovo” Messale Ambrosiano anche per ragioni pratiche. In molti casi infatti il Messale in vigore appariva ormai piuttosto malconcio e poco presentabile. La nuova edizione viene incontro dunque anche al bisogno che il libro liturgico d’altare sia bello, presentabile, decoroso e dignitoso.
Il Messale sarà in vendita nelle librerie cattoliche Itl Point (qui l’elenco) a partire dal mese di luglio (prenotabile fin da oggi) e potrà essere inoltre ordinato a questo indirizzo mail: nuovomessale@chiesadimilano.it