Sono quasi un centinaio in Diocesi le realtà sensibili e attive nella cura del Creato. Ne parla nella storia di copertina de Il Segno di ottobre don Armando Cattaneo, che l’arcivescovo Delpini ha incaricato per sensibilizzare le comunità cristiane a rendere concrete le parole dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Se l’impressione è che in certi ambienti del mondo cattolico il tema dell’ambiente non interessa, una smentita viene dal Movimento Laudato si’, che raccoglie gli omonimi Circoli, e dalla rete delle Comunità Laudato si’. In Italia i Circoli sono 168, di cui 14 solo sul territorio ambrosiano, e 42 le Comunità, di cui 6 in Diocesi.
Già nel 2001 la Cei aveva creato il Tavolo di studio “Custodia del creato” con esperti a vario titolo: per la Chiesa ambrosiana vi partecipa Nocetum, storica associazione con sede nel Parco agricolo Sud Milano, guidata da Gloria Mari, presidente e geologa. «C’è un fermento spontaneo – dichiara -, difficile da imbrigliare, perché la ricezione dell’enciclica è stata ampia e si è incarnata in mille sfaccettature diverse». C’è un filo rosso che lega tutte queste organizzazioni, ed è la concretezza: «Che si parli di denuncia di situazioni particolari di inquinamento o di azioni di cambiamento dello stile di vita, di valorizzazione della natura o di incontri di diffusione dell’enciclica, su una cosa i Circoli, le Comunità e i movimenti meno strutturati, convergono».
L’impegno per il cambiamento non è solo qualcosa di personale, «è una dimensione quasi affettiva», dichiara Davide Brambilla della Comunità Pachamama di Olgiate Olona. «Abbiamo deciso di adottare l’enciclica come una sorta di regola, un riferimento a cui tendere». E aggiunge: «Noi cerchiamo di mettere in moto una sorta di contagio positivo. Dagli amici ai colleghi di lavoro, ciascuno poi può coinvolgere qualcun altro». Molto attivo è anche il gruppo di Bovisio Masciago, nato da una proposta di fratel Ruggero Valentini, superiore della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione. «Siamo soprattutto giovani, molti tra i 25 e i 30 anni – spiega Cesare Consonni -; non tutti tra noi sono credenti, ma è innegabile che tutti ci rifacciamo al messaggio del Papa».
Pietro Mariani, tra i responsabili del Coe (Centro orientamento educativo) di Barzio, ha sempre avuto il “pallino” dell’ambiente, ha lavorato per anni all’Arpa ed è stato iscritto al Wwf. A partire dall’enciclica del Papa, è nato il Circolo Laudato si’ di Barzio in collaborazione con la parrocchia. Mariani è tra i promotori e ora sul territorio organizza giornate e le iniziative rivolte anche ai ragazzi dell’oratorio.
A Milano invece il Circolo, legato ai gesuiti del San Fedele, è sorto dopo un ciclo di incontri online sul tema dell’ecologia integrale. Ne parlano su Il Segno la biologa Annalisa («non ho mai visto l’ambiente come qualcosa di scollegato dalla nostra vita»), e Tiziana, docente di matematica e fisica in un liceo milanese, che ha dato ai suoi studenti un compito delle vacanze in chiave ambientale, i quali hanno risposto «con lavori bellissimi».