Il Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi (Commissario del padiglione della Santa Sede a Expo), ha annunciato che, per decisione di papa Francesco, è stato stabilito, in collaborazione con il Pontificio Consiglio Cor Unum, che i fondi raccolti all’interno del Padiglione della Santa Sede a Expo Milano 2015 saranno destinati ai bisogni dei bambini e delle famiglie di profughi presenti attualmente in Giordania: queste risultano essere le fasce più deboli colpite dal conflitto in Medio Oriente.
Secondo i dati a disposizione, la Giordania ospita al momento circa 700 mila profughi, che hanno abbandonato i loro Paesi di origine e le loro case. In particolare, i profughi provenienti dall’Iraq, al momento registrati, sono circa 50 mila, dei quali oltre il 34% sono bambini.
La somma raccolta al termine di Expo (ottobre 2015), che verrà ripartita attraverso la Chiesa locale nelle aree dove i profughi vengono ospitati, sarà destinata in particolare per il finanziamento di progetti nel campo dell’educazione e del sostegno alle prime necessità delle famiglie.
I visitatori del Padiglione della Santa Sede possono contribuire ad aiutare la carità del Santo Padre lasciando un’offerta direttamente al termine del percorso espositivo, oppure utilizzando le informazioni disponibili sia sul sito www.expoholysee.org, sia sul sito di “Cor Unum”, con la causale “La carità del Papa per la Giordania”.
Un’immagine di Papa Francesco, con la frase evangelica che dà il titolo al padiglione «Non di solo pane… Dacci il nostro pane quotidiano», e che spiega il senso della carità cristiana come aiuto allo sviluppo integrale della persona, viene donata a tutti i visitatori all’uscita dal Padiglione.