Nei prossimi giorni arriverà nelle librerie una edizione integrale dell’Esortazione apostolica di papa Francesco «Evangelii Gaudium» curata dal Centro Ambrosiano (192 pagine, 2.50 euro), con la prefazione del cardinale Angelo Scola.
Presentata martedì scorso in Vaticano, l’Esortazione è il primo documento interamente stilato da Jorge Mario Bergoglio, un invito a mettere al centro di ogni azione Gesù e a fare «dell’azione missionaria il paradigma di ogni opera della Chiesa». «Uno strumento prezioso per sintonizzarci con il “battito” del cuore missionario del successore di Pietro», scrive l’Arcivescovo nella sua prefazione. «Pagina dopo pagina siamo invitati a scendere sempre più in profondità della nostra identità di “discepoli missionari”». In una «profonda comunione di intenti e di visione» con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, continua il Cardinale, «misericordia e speranza rappresentano il filo rosso che accompagna il lettore lungo i cinque capitoli in cui si snoda, dopo l’introduzione dedicata alla gioia del Vangelo, l’insegnamento del Papa».
Nell’Esortazione il Pontefice invoca una conversione pastorale e una concreta riforma delle strutture ecclesiali in senso missionario. Un rinnovamento a partire da quella che egli stesso definisce una «salutare decentralizzazione», perché non bisogna temere di rivedere consuetudini della Chiesa non direttamente legate al nucleo del Vangelo. Per il Santo Padre la più grande minaccia è rappresentata dal «grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nella quale tutto apparentemente procede nella normalità, mentre in realtà la fede si va logorando». Tutto questo non deve scoraggiare o spingere a lasciarsi cader preda di un pessimismo sterile. Al contrario, è essenziale farsi segni di speranza, incarnando quella rivoluzione della tenerezza tanto cara a Bergoglio. Di qui la centralità della «riforma in chiave missionaria della Chiesa» che coinvolge anche il Successore di Pietro.
Il Papa sottolinea poi l’esigenza di far crescere la responsabilità dei laici, tenuti «al margine delle decisioni» da «un eccessivo clericalismo», e richiama l’attenzione sul tema delle donne: «C’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa».
Nella sua prefazione il cardinale Scola sottolinea in particolare, oltre all’invito «decisivo» che il Papa rivolge alle Chiese locali «perché assumano le loro responsabilità», anche l’«energico e accorato richiamo a tutti i suoi figli. Li urge a mettersi in moto per evangelizzare. Il suo magistero è, per così dire, un “precederci” che domanda il nostro personale compromettersi nel campo del mondo…». Per questo, conclude l’Arcivescovo, «è importante che “Evangelii Gaudium” diventi oggetto di lettura personale e di confronto comunitario».