La sera di mercoledì 26 febbraio, alle 21, l’Arcivescovo sarà presso la basilica di Sant’Ambrogio dove incontrerà i fedeli per l’iniziativa organizzata dalla basilica stessa, dal titolo «Quale Giubileo per la città di Milano?» (vedi qui la locandina). Ne parliamo con l’abate, monsignor Carlo Faccendini.
Perché questa scelta?
Abbiamo chiesto all’Arcivescovo di indicarci come pensa possa essere praticabile in Milano un Giubileo e di che cosa ha bisogno la nostra città per vivere in profondità, ritrovando il giusto rapporto con la terra, con gli altri, con Dio, quest’anno che segna un’esperienza di liberazione, di riconciliazione e di speranza.
La serata con l’Arcivescovo si inserisce in una proposta più complessiva?
Sì, perché la nostra Basilica è parrocchia, ma è anche il santuario di Sant’Ambrogio che ne conserva le spoglie mortali: un punto di riferimento per tutta la Diocesi. Abbiamo, quindi, pensato, essendo chiesa giubilare in Milano, di offrire un percorso di riflessione non solo ai nostri parrocchiani, ma anche a chi frequenta la nostra realtà, e vuole essere un momento centrale del ciclo di incontri sul Giubileo (rivedibili su youtube.com/@BasilicaSantAmbrogio) che ha preso avvio, nel gennaio scorso. Il primo incontro è stato con Luciano Manicardi della Comunità di Bose che ha chiarito il valore del Giubileo nella Sacra Scrittura. Al Vescovo chiediamo di declinare tutto questo per la città di Milano.
Altri incontri?
Dal 18 al 20 marzo, don Luigi Maria Epicoco, nel contesto degli Esercizi spirituali, ci proporrà tematiche giubilari, soprattutto, in relazione al tema della speranza. Il titolo degli Esercizi è, infatti, “Figure di speranza”. Poi, il 14 aprile prossimo avremo ospite Massimo Recalcati, per un appuntamento ormai di abitudine che introduce, anche emotivamente in basilica, alla Settimana Santa. Anche a lui abbiamo chiesto di riprendere alcune tematiche in riferimento al perdono, alla riconciliazione, alla speranza e al cambiamento della vita. Dopo l’estate offriremo altre proposte, più relative alla figura di Ambrogio e ad altre tematiche giubilari. Abbiamo anche una proposta per i gruppi che visitano la Basilica.
Di che cosa si tratta?
Molti gruppi – parrocchie, ma anche espressione di movimenti – si sono già prenotati per vivere qui il Giubileo. A loro proponiamo, quindi, anche un percorso che valorizza le nostre cappelle laterali, la cripta, il confessionale, il battistero, in modo tale da realizzare un cammino ideale, valorizzando i tesori della nostra basilica. Abbiamo preparato anche strumenti, come alcuni foglietti, per incontri di preghiera dedicati ai ragazzi, ai giovani e agli adulti. Attraverso un QrCode si possono, inoltre, ascoltare melodie sacre, tipiche anche del Rito ambrosiano, in relazione ai Santi delle nostre cappelle.
Come si svolgerà la serata con l’Arcivescovo?
Sarà introdotta da un momento di preghiera, da un mio semplice saluto e poi ascolteremo lui. Ci teniamo che, oltre al Discorso alla Città, l’Arcivescovo torni tra noi per riflettere sulle tematiche grandi della vita della Chiesa e della Diocesi, della quale Sant’Ambrogio è uno spazio di altissimo significato.