Il Forum inizia il suo cammino con l’incontro "Religioni per la pace nello spirito di Assisi" del 25 ottobre 2000 all’Angelicum di Milano e diviene realtà il 21 marzo 2006 con la firma dello Statuto nel Teatro alle Colonne presso la piazza della basilica milanese di S. Lorenzo Maggiore.
di Giampiero Alberti
Tante sono le coincidenze di questo avvenimento: questa carta di intenti è stata siglata nel Teatro alle Colonne nella piazza della basilica di S. Lorenzo Maggiore che mostra una parte dell’antico sito romano di Milano del 313, quando culture diverse hanno iniziato a convivere; questo luogo è memoria negli ultimi anni di incontri interreligiosi volti a dire insieme il valore della Pace; la data dell’equinozio di primavera è stata letta come auspicio di qualcosa che nasce per crescere.
Da sottolineare è quel che non si è visto e che invece è importante. Questo Forum delle Religioni a Milano è nato per volontà di tante persone, che non sono apparse, ma che hanno preparato negli anni una base forte e la fiducia necessaria su cui poi si è firmato. Processi lunghi di studio, di discernimento, di convegni, di incontri personali. Sì, il fiore è spuntato dove qualcuno ha seminato e altri hanno lavorato.
Va ricordato inoltre che questo patto è venuto senza compromessi ma con l’identità chiara di ciascuno. La firma non è stata un momento d’arrivo, ma di partenza. Non si prevedono sentieri pianeggianti. Si dovrà preparare un regolamento che completerà lo Statuto. Saranno necessari momenti di maggior conoscenza tra le Organizzazioni e Comunità religiose, non solo dei responsabili, e momenti pubblici di testimonianza e di confronto con la società civile.
Questo incontro e dialogo richiederà passi avanti coraggiosi, costruire insieme il futuro, più che stare arroccati nella paura. Occorrerà lavorare su valori comuni, nel rispetto delle differenze e senza perdere la propria identità, anzi scoprendola come dialogica. Si eviterà il relativismo, il considerare che una fede vale l’altra, ma emergeranno i valori arricchenti per tutti.