La famiglia è l’ambito non solo della generazione, ma anche dell’accoglienza della vita che arriva come dono di Dio. Ogni nuova vita «ci permette di scoprire la dimensione più gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. È la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino». Questo riflette il primato dell’amore di Dio che prende sempre l’iniziativa, perché i figli «sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo». Tuttavia, «tanti bambini fin dall’inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro. (Papa Francesco, Amoris Laetitia, n. 166)
La grande sfida dell’apertura alla vita e al suo accompagnamento è al centro del convegno diocesano promosso dal Servizio per la catechesi, in programma sabato 19 maggio, dalle 9 alle 12.30, presso la Sala convegni della Curia arcivescovile (piazza Fontana 2, Milano). Vi sono invitati sacerdoti, consacrati/consacrate, operatori di pastorale pre e post-battesimale e giovani famiglie delle nostre comunità.
L’inverno demografico, insieme ai più complessi e profondi cambiamenti della famiglia che nel nostro Paese da lungo tempo stiamo attraversando, chiede di lasciarci interrogare e di dare una risposta propositiva, che possa risvegliare la gioia e la disponibilità a generare, ad accogliere e ad accompagnare una nuova vita. La posta in gioco è davvero molto alta, perché ne va del nostro futuro, anche molto immediato. Una società che non sostiene la famiglia nella scelta di accogliere e far crescere una nuova vita è una società votata alla morte, che non offre alcuna speranza. L’apertura alla vita, come ricorda papa Francesco nell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia, «ci permette di scoprire la dimensione gratuita dell’amore», di ridare fiducia al presente aprendolo coraggiosamente a un futuro non angoscioso per le famiglie e per la società intera.
La comunità cristiana difronte a tali cambiamenti epocali non può restare indifferente o accettare passivamente una tale provocazione culturale e sociale. La Chiesa, che nella sua natura e nella sua missione più profonda è madre che genera figli di Dio, rinnova ancora oggi l’annuncio della Buona Notizia promuovendo la vita in ogni sua fase, ma primariamente offrendo ragioni avvincenti e credibili perché una coppia si apra alla vita. La dimensione generativa all’interno di una coppia è ciò che qualifica lo stesso amore reciproco.
Alla luce di questo scenario si pone la riflessione proposta nel convegno. Dopo il saluto iniziale dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, la riflessione verrà svolta dalla dottoressa Claudia Alberico, pedagogista. A seguire saranno offerte due racconti – testimonianze di accoglienza e accompagnamento di giovani famiglie nella comunità cristiana.
Ingresso gratuito con prenotazione fino ad esaurimento posti. Iscrizione on line