Un angelo tra le guglie del Duomo di Milano guarda la città mentre all’orizzonte si addensano nubi nere. Cambio di scena. Siamo dentro un appartamento. Una casa normale. Come tante. Una moglie si chiede perché suo marito non le parli più. Il marito si domanda come dire alla moglie che ha perso il lavoro. Solo l’angelo, lo stesso dell’inizio, sente i loro pensieri. Posa una mano sulla spalla dell’uomo. L’uomo capisce che non è più solo e trova il coraggio di chiederle aiuto.
La metafora dell’angelo è stata scelta dallo spot Il cielo sopra Milano (in allegato nel box in alto a sinistra) per promuovere il Fondo Famiglia Lavoro. Il titolo è un’evidente citazione del film di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino. Anche lì c’erano degli angeli che ascoltavano i pensieri di una città. In quel caso era una città divisa da un muro, il Muro per antonomasia, il simbolo di due sistemi politici ed economici che contrapponevano. In questo caso, la città è percorsa da altri muri, barriere invisibili, che dividono ricchi e poveri, le persone colpite dalla crisi e quelle che continuano ad avere una vita normale.
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