A Seveso il 25 e 26 febbraio si terrà la quinta sessione del Consiglio pastorale diocesano, dedicata a questo tema: «La proposta della vocazione presbiterale ai giovani da parte delle comunità cristiane e l’accompagnamento per l’ingresso e la formazione in Seminario».
La Proposta pastorale
Si legge nella traccia preparatoria: «Nella Lettera pastorale di quest’anno l’Arcivescovo raccomanda alla Diocesi la preghiera per le vocazioni, non intesa come “delega a Dio” di provvedere agli operai, ma come “esperienza spirituale”. È l’esperienza di fede, di coltivazione della docilità allo Spirito da parte di tutti: docilità degli adulti che nella loro scelta vocazionale rispondono al compito educativo nei confronti dei giovani e docilità dei giovani in ricerca vocazionale».
Un contesto in trasformazione
Adulti e giovani in diverso modo sono in gioco in questo tema, che riguarda lo stile e la cura praticati nella comunità cristiana e la pregnanza della testimonianza di fede che permette ad altri di crescere e desiderare di diventare credenti. Tra coloro che si interrogano sulla propria vocazione ci sono coloro che intuiscono come dono per sé e per altri la scelta del sacerdozio. Quali cammini di formazione sono predisposti per loro? Quanto tengono già conto dello scenario culturale ed ecclesiale in profonda trasformazione? Il cammino di un prete avviene poi dentro la comunità che gli è assegnata. Quanto è sostenuto da questa? Quanto riesce a dare un proprio contributo?
Sarà una sessione aperta alle tante domande che sorgono oggi a fronte della carenza di vocazioni su tanti fronti. I consiglieri, i membri dell’équipe del Seminario e l’Arcivescovo cercheranno insieme di focalizzare quelle domande che lo stesso Spirito suscita nella sua Chiesa per renderla aperta ai doni che da Lui ancora provengono pur in uno scenario molto cambiato.