Sta per cominciare la Settimana Autentica e, come da tradizione, l’Azione Cattolica ambrosiana e la Fuci (Federazione Universitari Cattolici Italiani) organizzano la “Notte degli ulivi”, un momento significativo e suggestivo, aperto a tutti i giovani ambrosiani per prepararsi al Triduo pasquale. L’appuntamento è per mercoledì 28 marzo, alle 20.30, all’Eremo San Salvatore.
La scelta del Mercoledì Santo è sempre stato un tratto distintivo di questa iniziativa. Duplice il motivo: consentire a tutti di partecipare al Triduo pasquale nelle proprie parrocchie, senza dover rinunciare a nessuna funzione; prepararsi alla Pasqua andando in profondità nel silenzio e nella fatica della salita all’Eremo. La Notte degli ulivi infatti è una vera e propria camminata dalla frazione erbese di Crevenna (il ritrovo è proprio al Cimitero locale) all’Eremo di San Salvatore, accompagnata dalle parole di un testimone di carità.
Ma perché proprio all’Eremo? «È un luogo ricco di significato – spiega don Luca Ciotti, assistente giovani di Azione Cattolica -. Molti giovani della diocesi, a cominciare da Giuseppe Lazzati, hanno preso decisioni importanti per la loro vita tra queste mura. Il cardinale Carlo Maria Martini diceva che uno dei modi di accesso alla fede per i giovani è il pellegrinaggio. Ecco perché viene proposto un cammino silenzioso sulla strada che conduce all’Eremo».
Quest’anno il libretto, preparato come di consueto dai giovani dalla Fuci, ha come riferimento Teresio Olivelli, una figura ancora troppo poco nota, ma molto significativa. Da poco beatificato, Olivelli testimonia la santità popolare giovanile. Nato a Bellagio (Como), si trasferì da piccolo con la sua famiglia a Zeme, nella diocesi di Vigevano. Socio di Azione Cattolica sin dalle elementari, si laureò in Giurisprudenza, destinato alla cattedra di diritto amministrativo all’Università di Torino. Rifiutandosi di collaborare con i nazifascisti, il 9 settembre 1943 fu deportato in Austria, ma riuscì a evadere unendosi alla Resistenza cattolica. Scrisse la preghiera Signore facci liberi, conosciuta come la preghiera del “ribelle per amore”. Venne arrestato a Milano il 27 aprile 1944 e trasferito nel lager di Hersbruck, dove subì gravi vessazioni e percosse dalle SS, che non gli perdonavano i suoi gesti di carità nei confronti degli altri prigionieri. Il 31 dicembre Teresio difese un giovane picchiato dal kapò, gli fece scudo con il proprio corpo e ricevette un forte calcio allo stomaco. Non si riprese più. Rimase in vita per oltre due settimane, in un’agonia dolorosa e prolungata. Morì il 17 gennaio 1945.
I giovani che parteciperanno alla Notte degli ulivi leggeranno brani riguardanti la sua biografia, accompagnati dalla Passione secondo Marco. Nel frattempo la silenziosa salita all’Eremo consentirà a tutti di entrare in un clima di raccoglimento e riflessione. Una volta arrivati all’Eremo, è previsto un momento di adorazione eucaristica e, al ritorno, sarà possibile scambiarsi gli auguri pasquali, in un momento conviviale.
Non servono prenotazioni né iscrizioni, ma solo il desiderio di condividere una serata di ascolto, amicizia e preghiera.
Info: www.azionecattolicamilano.it.