Radio Vaticana compie 90 anni, un traguardo importante raggiunto nel pieno della riforma dei media della Santa Sede voluta da papa Francesco, e per il suo compleanno lancia un nuovo sito e diventa anche web radio, con partenza il 12 febbraio: il debutto sarà in italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e armeno.
«Celebriamo questo storico traguardo con gratitudine per quanto è stato fatto da chi è venuto prima di noi, e al tempo stesso guardando in avanti – ha dichiarato il prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede Paolo Ruffini -. Quello radiofonico è un mezzo che ha saputo trasformarsi nel tempo, senza mai perdere il suo valore e il suo fascino. La radio ha questo di bello, che ti entra nel profondo, perché senti la voce. Ti concentri sulla voce. La radio non va di fretta. Chiede attenzione. Oggi anche la Radio Vaticana è proiettata nel futuro, pur conservando la sua originalità e la sua identità. Nel Dna della Radio, così come l’ha voluta il suo fondatore Pio XI, e i Gesuiti a cui l’emittente fu affidata 90 anni fa, ci sono il servizio alla Chiesa, al Papa e all’uomo dovunque si trovi, a qualsiasi religione o cultura appartenga. Quella che celebriamo è dunque una storia che ha attraversato praticamente tutto il Novecento, che ha resistito al fascismo e al comunismo, che ha superato la seconda guerra mondiale e la guerra fredda; ed è la prospettiva di un futuro missionario fondato sulla forza gentile della parola detta e ascoltata».
«Ma non è solo questo – prosegue Ruffini -. È anche la radice forte su cui sta crescendo l’albero di Vatican News, il sito internet che racconta le storie della Chiesa e il magistero del Papa in 43 lingue, e che nel 2020 ha avuto 250 milioni di pagine lette in tutto il mondo. Ed è il progetto che nasce oggi della Web radio, che permetterà a chiunque nel mondo, dal proprio smartphone o computer, di ascoltare Radio Vaticana nella sua lingua. Ogni lingua una radio, un palinsesto, un legame che si rinsalda con gli ascoltatori. Un altro piccolo passo nel cammino del Dicastero per la comunicazione, che quest’anno vede alcuni suoi media celebrare importanti anniversari (25 anni il sito vatican.va, dicembre 2020; 160 anni L’Osservatore Romano) guardando e costruendo insieme il futuro».
«Celebriamo il novantesimo mentre è in corso una delle prove più grandi per l’intera umanità a causa della pandemia da Covid-19 – sottolinea il responsabile della testata, Massimiliano Menichetti -. La nostra missione è da sempre non lasciare nessuno da solo e portare la speranza dell’annuncio cristiano, la voce del Papa e leggere i fatti alla luce del Vangelo, questo momento ci interroga e ci sfida ulteriormente. La riforma voluta dal Papa ci ha proiettati in una nuova dimensione, dove non siamo più soltanto una radio, ma una realtà integrata ed ancora in cammino. Il personale della Radio Vaticana, che proviene da 69 nazioni, di fatto ha permesso la nascita del portale Vatican News, in cui sono presenti flussi video, fotografici, audio, social e testuali».
La pluralità e varietà dei Paesi da cui proviene il personale della Radio Vaticana ben rappresenta la dimensione universale dell’emittente, che da sempre ha fatto del multilinguismo e del multiculturalismo un elemento qualificante della propria programmazione».