L’incontro conclusivo del Gruppo Samuele – cammino di discernimento vocazionale rivolto a giovani tra i 20 e i 30 anni – è in programma domenica 17 giugno presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso. Quest’ultimo appuntamento vedrà la partecipazione dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, al quale ciascun partecipante consegnerà la sua lettera di fruttificazione, sintesi del percorso compiuto lungo l’anno pastorale.
Al termine di questo itinerario, infatti, i giovani sono chiamati a formulare per iscritto una scelta di vita temporanea, ma al tempo stesso impegnativa, che esprima sinteticamente i frutti della ricerca vocazionale intrapresa sotto la guida dello Spirito. Lo scopo è quello di conformare quanto più possibile la propria vita a quella di Gesù, assumendosi impegni precisi quanto il proprio vissuto di fede.
I giovani che quest’anno hanno partecipato a tutti gli incontri del Gruppo Samuele sono stati 75 (36 ragazze e 39 ragazzi). Come da tradizione, gli otto incontri mensili (da novembre a giugno) sono stati guidati da un’équipe di educatori adulti (sacerdoti, consacrate e persone sposate). Sempre mensilmente tutti i giovani hanno inoltre fatto riferimento a un direttore spirituale per verificare le proposte di cammino suggerite durante il percorso.
L’incontro conclusivo sarà caratterizzato da due aspetti assai significativi.
Innanzitutto, è stato chiesto ai giovani del Gruppo Samuele di invitare almeno due loro coetanei: l’intento è dare spazio alla testimonianza di alcuni dei giovani partecipanti al Gruppo Samuele verso i loro amici, così che essi stessi siano protagonisti dell’annuncio di Gesù. Per questo motivo quattro giovani del Gruppo Samuele testimonieranno la loro fede, intervenendo su alcuni aspetti legati al tema della vocazione. I temi toccati durante queste testimonianze verranno ripresi e approfonditi dall’Arcivescovo durante il suo intervento.
La giornata si concluderà con una cena a buffet e un momento di festa preparati dagli stessi giovani: ciascuno di loro porterà qualcosa da casa da condividere con tutti i presenti. Un modo festoso e gioioso per concludere un cammino che anche quest’anno si è rivelato certamente impegnativo, ma anche ricco di grazia per i giovani e per quanto li hanno accompagnati lungo il percorso.