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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Milano

Greco, tragedia che lascia sconcertati

Tre operai morti per intossicazione. Lo sgomento e il cordoglio dell’Arcivescovo. Don Savina, parroco del quartiere, ha portato conforto alle persone coinvolte. Don Magnoni: «Fare di tutto perché non capiti più»

di Cristina CONTI

17 Gennaio 2018

È di tre morti a causa di esalazioni tossiche il pesantissimo bilancio dell’incidente sul lavoro che nel pomeriggio di martedì 16 gennaio ha coinvolto sei operai intenti a ripulire un forno interrato di un’azienda in via Rho, nel quartiere milanese di Greco.

Tra le prime persone ad accorrere sul luogo della tragedia il parroco di San Martino in Greco, don Giuliano Savina: «Quando ho sentito la notizia mi sono recato sul posto perché è una realtà che conosco. Durante il giro di benedizione nei quartieri prima di Natale ero stato anche lì. Sono andato per incontrare le persone, dialogare con loro e portare conforto», spiega.

È l’ultima di una lunga serie di tragedie che vede coinvolti lavoratori. Persone che perdono la vita dando il meglio di sé nella loro attività. E che lasciano improvvisamente le proprie famiglie. «Da quello che abbiamo saputo dai giornali e dalle persone presenti sul posto, si tratta di un’azienda seria e che di fatto ha sempre tenuto ai controlli sulla sicurezza – premette don Walter Magnoni, responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro -. È comunque un fatto grave che in una città dell’innovazione come Milano capitino queste cose. Ci fa riflettere sulla necessità di fare di tutto perché queste cose non accadano più. Malgrado gli impegni per combattere questo fenomeno, ci sono ancora morti ogni anno. Non bisogna abbassare la guardia, ma rilanciare l’attualità del tema». Il cordoglio accomuna tutta la comunità, che può trovare conforto solo nella preghiera: «A nome dell’Arcidiocesi e del nostro arcivescovo Mario Delpini siamo vicini alle famiglie e alle comunità degli operai morti e di quelli feriti e intossicati e assicuriamo loro le preghiere e il ricordo», aggiunge don Magnoni.

 

Lo sgomento di Delpini: «Capire l’accaduto, provvedere alla sicurezza»

Nella telefonata settimanale a Radio Marconi (in allegato l’audio) l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini commenta il gravissimo incidente di Greco: «Tragedie che lasciano sconcertati. Non si può rischiare la vita per guadagnare il pane. Occorre capire come possano succedere fatti del genere, tanto più in un’azienda dove, da quello che si è saputo, non si trascura la sicurezza». L’Arcivescovo rileva anche la reazione degli altri operai intervenuti in soccorso dei loro compagni: «Forme di solidarietà e di attenzione che commuovono». Solo nel 2017 sono un migliaio i morti sul lavoro: un dato davanti al quale, sottolinea Delpini, «non possiamo arrenderci. Le aziende devono mettere in sicurezza il lavoro. Le condizioni di lavoro devono essere funzionali alla centralità della persona. La sicurezza e la salute devono essere una priorità». Una considerazione anche sulla precarietà odierna del lavoro: «C’è un’evoluzione di questo mondo che non riusciamo ancora a cogliere in tutta la sua complessità. Certo non si può essere tanto ingenui da pensare che il cambiamento sia solo in positivo. Ai cristiani e a tutte le persone di buona volontà è richiesto uno sforzo di riflessione, di realismo e di condivisione».