«A me piacerebbe che ci fossero abbastanza sport per poter gareggiare… E poi mi piacerebbe anche vincere una medaglia», ammette Marco, 13 anni. «Vorrei che si potesse dormire come fanno nelle Olimpiadi vere – confessa Martina, 14 anni -. E mi piacerebbe che ci fosse una grande festa d’apertura, con l’accensione della torcia olimpica…». «Vorrei che i ragazzi non avessero tempi morti – è il sogno di Ilaria, educatrice – e che fossero impegnati in qualcosa di bello da fare e da scoprire, anche quando non gareggiano o dopo essere stati eliminati…». «Non solo un bell’evento, preparato bene, ma una vera esperienza di crescita, dove il Vangelo non faccia solo da comparsa», auspica don Alessio Mauri, vicario parrocchiale impegnato nell’oratorio San Domenico Savio di Cinisello Balsamo.
Detto fatto, si potrebbe dire prendendo in prestito lo slogan dell’Oratorio estivo ambrosiano 2017. Sì, perché queste aspirazioni sono state raccolte dalla Fondazione oratori milanesi (Fom) e dal Comitato provinciale di Milano del Centro sportivo italiano (Csi) e si sono concretizzate nelle Olimpiadi degli oratori. Novità assoluta dell’estate 2017, questa esperienza di sport e condivisione riservata ai preadolescenti degli oratori e delle società sportive ambrosiane si svolgerà presso il Parco Experience di Milano (la nuova denominazione dell’area in cui si è svolta l’Expo 2015) il 30 giugno, l’1 e il 2 luglio.
Un incontro tra sport e festa, quindi, animato dall’entusiasmo di 2 mila giovanissimi atleti con i loro accompagnatori, per vivere insieme l’esperienza e i valori dei Giochi a cinque cerchi. «Mettiamo insieme la potenza educativa e aggregativa dello sport, e in particolar modo di un format particolare come quello “olimpico”, con la bellezza di un’attività oratoriana dalle caratteristiche irrinunciabili – spiega don Samuele Marelli, direttore della Fom -: la dinamica del gruppo, un’esperienza sempre educativa, il riferimento chiaro al Vangelo. Abbiamo pensato ai preadolescenti, età delicata che richiede attenzione particolare da parte delle comunità educanti degli oratori. Vorremmo coinvolgerli con un evento entusiasmante che sia anche un’esperienza di comunione. La competizione “olimpica” sarà lo scenario all’interno del quale inserire una bellissima esperienza di Chiesa». «Siamo convinti che oggi l’oratorio rappresenti ancora il volto bello dello sport – gli fa eco Massimo Achini, presidente del Csi Milano -. Per affermarlo con forza serviva un’idea “folle”, capace di dare origine a una manifestazione nuova e affascinante. Così è nata l’Olimpiade degli oratori…».
Il menù agonistico è ricco di “portate”: ci saranno complessivamente 13 discipline (8 a squadre e 5 individuali) e ciascun atleta potrà gareggiare almeno in 6 sport. Ma non è tutto, perché il coinvolgimento sarà totale, grazie alla disponibilità di 24 campi di diverse discipline per partite non competitive, alla proposta di giochi, all’animazione costante nell’arco delle tre giornate e alla presenza di alcuni stand allestiti dalle Federazioni, dove sarà possibile mettersi alla prova in sport mai “testati” prima. «Crediamo di aver aperto una strada e immaginiamo che questa iniziativa crescerà e si consoliderà nei prossimi 10 anni – sottolinea Achini -. Pensavamo di iniziare un passo alla volta, ma non è così: 100 oratori, 2800 ragazzi, 13 discipline sportive, 15 federazioni che collaboreranno con noi, 200 volontari, campioni di oggi e di ieri, una vera cerimonia di apertura, solo per citare alcuni ingredienti».
Per favorire la massima socializzazione verrà allestito un Villaggio, dove si potrà pranzare, cenare e perfino dormire in spazi chiusi e dedicati, proprio come accade ai Giochi olimpici. O se preferite, perfettamente in linea con lo stile di convivenza tipico delle Giornate mondiali della gioventù. «I ragazzi potranno giocare e pregare insieme – dice ancora don Samuele -. Vivere insieme, mangiando e dormendo nel Villaggio olimpico, sarà un modo per condividere uno stile familiare e di convivenza che si sta affermando sempre di più in oratorio e nelle esperienze con i ragazzi e i giovani».
Insomma, la tre-giorni al Parco Experience promette di essere davvero l’occasione per vivere un’avventura ricca di sport, divertimento e animazione, nello stile olimpico e nella gioia dell’incontro.
Ah, c’è un ultimo desiderio da parte di don Alessio: «Vorrei che costi poco. Trattandosi di ragazzi e di famiglie, credo che anche questo sia importante…». Con i tempi che corrono, una richiesta opportuna e accolta al volo: tutto compreso, atleti e accompagnatori spenderanno solo 10 euro.