«Ancora come lo scorso anno immersi nella pandemia causata dal Covid 19, ma intravedendo chiari segnali di luce e di uscita, almeno per le nostre terre ambrosiane, la festa si colora di un significato particolare: è una delle sorgenti a cui attingere quella luce spirituale di cui tutti sentiamo il bisogno per interiorizzare il significato di quello che abbiamo vissuto in questi lunghi mesi e ritrovare energie per seminare gesti di pace e di fraternità». È con questo spirito che l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, augura alla comunità buddista di vivere il Vesakh, la ricorrenza annuale con la quale si ricorda la nascita, l’illuminazione e il trapasso di Buddha.
«Impegnati insieme in un cammino di rinascita che ho più volte definito come vera emergenza spirituale a cui siamo chiamati a rispondere anche qui a Milano, auguro a tutti voi una festa ricca di pace e serenità», conclude l’Arcivescovo.
Consuetudine invalsa da diversi anni, gli auguri dell’Arcivescovo ai buddisti sono espressione di un’attenzione maturata all’interno del Forum delle Religioni di Milano. Quest’anno giungono a pochi giorni da un’altra occasione di incontro: la preghiera interreligiosa che si svolgerà sabato 29 maggio in Duomo, durante la quale l’Arcivescovo con alcuni monaci buddisti invocherà la pace e la fratellanza per il Myanmar.
La festa del Vesakh/Hanamatsuri 2021, nei vari Paesi di cultura buddista è celebrata in date diverse, secondo le differenti tradizioni. Quest’anno la festa è stata celebrata nella maggior parte dei Paesi di tradizione buddista il 26 maggio.