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Sirio 17 - 28 febbraio 2025
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Fom

Gli adolescenti e quei pensieri di morte

Centro Ambrosiano ha pubblicato «La faccio finita», dedicato al tema delicatissimo dei suicidi e rivolto a quanti hanno responsabilità educative. Il co-curatore don Stefano Cucchetti: «Un vissuto presente nei ragazzi che frequentano i nostri oratori». Presentazione il 18 febbraio a Cuggiono

di Stefania CECCHETTI

8 Febbraio 2025

Il titolo non potrebbe essere più esplicito. La faccio finita. Adolescenti, pensieri di morte e sguardi educativi (80 pagine, 9 euro), appena uscito per Centro ambrosiano, è uno strumento che la Fondazione oratori milanesi (Fom) mette a disposizione di quanti hanno responsabilità educative per affrontare il tema delicatissimo dei pensieri di morte negli adolescenti.

A spiegarci il senso di questo libro è don Stefano Cucchetti, teologo morale e cappellano presso il Carcere di Bollate, che ha curato il volume insieme al pedagogista Paolo Bruni: «Da un paio d’anni la Fom ha promosso un tavolo di studio con l’idea di unire competenze pedagogiche e teologiche per affrontare quelle tematiche educative importanti e particolarmente spinose che i vissuti degli oratori intercettano». Dal lavoro di questo tavolo era già uscito sempre per Centro Ambrosiano, lo scorso novembre, il volume Dieci parole per educare nell’amore, sul tema dell’affettività.

Chiarendo che l’intento non è assolutamente quello di sostituirsi al lavoro dei professionisti nel campo della salute mentale, don Cucchetti sottolinea: «Il libro nasce dall’osservazione che il vissuto suicidario è presente nei ragazzi che frequentano i nostri oratori. Non a caso l’anno scorso la due giorni Fom per i responsabili degli oratori è stata dedicata proprio a questo tema».

Quanto sono diffusi questi pensieri tra i giovani? «Abbiamo avuto accesso a una grossa ricerca elaborata due anni fa da un gruppo del Centro Nazionale di Ricerca, i cui dati vengono pubblicati per la prima volta nel nostro volume – rivela don Cucchetti -. I numeri ci dicono che questi vissuti sono molto più frequenti e “normali” di quello che noi immaginiamo. Il dato più evidente è che il 44,9% degli adolescenti ha almeno una volta pensato di farla finita. Ma ancor più interessante è che dall’analisi dei dati emerge come i fattori che favoriscono questo tipo di pensieri sono più legati al contesto sociale e relazionale che a patologie psicologiche o psichiatriche del soggetto».

Facciamo qualche esempio: «Tra le tante domande rivolte ai ragazzi nell’indagine Cnr, è stato chiesto di valutare la fiducia verso gli amici: è emerso come, in ragazzi con una valutazione alta e positiva delle proprie relazioni, l’esperienza di pensieri di morte o di autolesionismo incide per circa il 36%, a fronte di una curva del 56% tra quanti giudicano in modo negativo la loro quotidiana esperienza di amicizia. Questo naturalmente non significa che ci sia una correlazione diretta tra la qualità percepita dei propri rapporti sociali e i pensieri di morte, ma comunque il dato deve farci riflettere come comunità di adulti e come comunità di cristiani». Perché sarebbe da illusi pensare che l’oratorio sia un’isola felice da questo punto di vista: «Esatto – sostiene don Cucchetti -, gli oratori non sono altro che uno spaccato della società».

Quali suggerimenti vengono dati in questo libro a chi ha responsabilità nel campo dell’educazione? «La prima attenzione – spiega don Cucchetti – non è sostituirsi alle competenze professionali di psicologi e psichiatri, ma anzi instaurare un’interazione, laddove necessaria. Dobbiamo poi imparare a essere comunità di vita, dove la condivisione non è formale, ma autentica. E dobbiamo essere comunità critiche, capaci di dare ai ragazzi criteri di valutazione delle esperienze che vivono. Dobbiamo poi essere comunità adulte, che non vuol dire perfette, ma in grado di sostenere le fragilità dei giovani. Infine, il richiamo è a essere comunità che definirei “vocazionali”, cioè capaci di aiutare i ragazzi a riconoscere il bene che è racchiuso dentro ogni situazione della vita».

Il testo sarà presentato durante una serata organizzata dalla Fom martedì 18 febbraio alle 21 presso l’oratorio di Cuggiono.