Sabato 15 febbraio il Duomo di Milano ospiterà il Giubileo dei malati e degli operatori sanitari, una celebrazione dedicata a chi vive ogni giorno la sfida della malattia e a chi si prende cura dei più fragili (vedi qui la locandina).
L’evento avrà inizio alle 10 con il Rosario e la celebrazione eucaristica, presieduti dall’Arcivescovo, mons. Mario Delpini. Sono invitati a partecipare tutti i malati, insieme ai loro familiari, e le figure che operano in ambito sanitario: medici, infermieri, operatori sanitari, cappellani ospedalieri, volontari e operatori della Pastorale della salute. I sacerdoti che intendono concelebrare devono portare camice e stola, oltre a inviare una mail indicando la presenza alla celebrazione.
Per agevolare la partecipazione delle persone con problemi di mobilità, il Servizio per la Pastorale della salute ha concordato con i vigili urbani la possibilità di parcheggiare vicino al Duomo. Per usufruire di questa opportunità, è necessario inviare un’email entro il 3 febbraio all’indirizzo sanita@diocesi.milano.it, indicando targa e modello dell’auto e il nominativo dell’autista. Gli eventuali pass per la disabilità dovranno essere esposti sul veicolo.
L’importanza di saper ascoltare
Don Paolo Fontana, responsabile del Servizio per la Pastorale della salute, sottolinea come il Giubileo dei malati rappresenti un momento per ricordare chi soffre ogni giorno, e chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri: «Abbiamo sempre ricevuto tante mail di riconoscenza per la nostra costante presenza sul territorio. Con le cappellanie negli ospedali abbiamo costruito una forte sintonia con i medici e gli operatori sanitari, che supportiamo nel conforto dei malati e nella formazione umana e spirituale».
Don Fontana spiega infatti che si può aiutare anche con l’ascolto. Per aiutare un malato, oltre alla medicina è fondamentale l’empatia. Il saper ascoltare le difficoltà di un paziente che, alle volte, si sente più libero di aprirsi con un cappellano estraneo piuttosto che con i parenti, per timore di non voler aggiungere loro un peso in più. «Noi cerchiamo di stare sempre accanto e ascoltare chi lancia una richiesta d’aiuto – spiega Fontana -, in questo modo offriamo un sostegno alla fede». Un desiderio che la Pastorale della salute ha trasformato anche in corsi di formazione: sacerdoti, diaconi e suore possono infatti partecipare a iniziative apposite che li aiutano ad accompagnare i malati.
Le parole di Francesco
La Santa Messa giubilare in Duomo si inserisce all’interno delle celebrazioni del Giubileo, per il quale è previsto a Roma un incontro, in via di definizione nel mese di aprile, dedicato anche alle famiglie dei malati. Anche papa Francesco, nella Bolla di indizione dell’Anno Santo 2025, ha sottolineato l’importanza di momenti come questo: «Le sofferenze dei malati possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. E la gratitudine raggiunga tutti gli operatori sanitari che esercitano la loro missione con cura premurosa».