Studiano. Lavorano. Come i loro coetanei. Ma a differenza dei loro coetanei, non tornano a casa dopo aver frequentato l’università o l’ufficio. Si ritrovano insieme, piccole cellule di quotidianità comunitaria, votate al servizio volontario.
“Vita comune per la carità” è un progetto avviato un anno fa da Caritas Ambrosiana e Pastorale giovanile diocesana. Entrato nel secondo anno pastorale, ha l’obiettivo di offrire a giovani tra i 20 e i 30 anni un’esperienza di vita comunitaria (durata: almeno tre mesi, rinnovabili), durante la quale condurre, compatibilmente con i propri impegni universitari o professionali, attività di servizio volontario alla comunità e al territorio per almeno 10 ore alla settimana.
Un’occasione formativa
La proposta è segnata da una spiccata tensione formativa. Insegna che la condivisione degli spazi e dei tempi di vita, oltre che delle aspirazioni, delle emozioni e degli apprendimenti, può costituire un potente supporto motivazionale e di senso per scelte di volontariato, di servizio caritativo, di impegno civico, di cittadinanza attiva. E quest’ultime, viceversa, possono rafforzare la trama delle comunità, la loro coesione, l’attitudine alla convivenza e alla mutualità, oltre la prigione dell’individualismo e la dispersione dell’atomismo che disorientano le nostre società.
La scansione della giornata
Ai giovani che accettano la sfida è chiesto di accettare un’organizzazione della vita comune ritmata da momenti di preghiera, di confronto, di condivisione nella gestione della casa, secondo uno stile di sobrietà e di apertura al territorio. L’alloggio è naturalmente gratuito, le spese di vitto vengono affrontate mettendo risorse in una cassa comune.
Tre comunità
L’esperienza è ricominciata a ottobre con nuovo slancio, concretizzatosi nell’attivazione di tre comunità: a Milano (zona San Siro), 6 giovani condividono un appartamento reso disponibile dalle suore della Congregazione di Nazareth e operano come volontari in servizi sulla grave emarginazione e nei doposcuola parrocchiali; a Cernusco sul Naviglio (Mi), parrocchia Madonna del Divin Pianto, 4 giovani agiscono all’interno di servizi sulla grave emarginazione, in collaborazione con la Caritas locale; infine a Bellinzago (Mi), nella parrocchia di San Michele Arcangelo, 2 giovani fanno volontariato in servizi Caritas.
Altre realtà già pronte
Altre realtà sono interessate a far decollare esperienze di “Vita comune per la carità”. Caritas Ambrosiana e Pastorale giovanile accompagnano l’esperienza delle comunità già avviate, e incoraggiano la nascita di nuove, tramite incontri mensili programmati in vari territori. Senza puntare ai grandi numeri, ma alla qualità e alla convinzione di scelte che possono cambiare percorsi individuali. E magari il clima di una comunità.