Nella Diocesi di Milano si contano circa 180 sacerdoti dei primi dieci anni di Messa. Mercoledì 21 settembre, presso il Centro pastorale ambrosiano a Seveso, incontreranno l’Arcivescovo, che terrà un intervento sull’educazione dei giovani e dei ragazzi in oratorio e nella pastorale giovanile. Il tema sarà poi ripreso in un disteso momento di dibattito. Il cardinale Scola celebrerà anche la Santa Messa e si fermerà a pranzo; poi proseguirà il dialogo con i suoi giovani preti.
L’appuntamento fa parte del percorso di accompagnamento nei primi anni di ministero proposto dall’Ismi (Istituto sacerdotale Maria Immacolata) nel contesto della Formazione permanente del clero. Ecco perché la giornata di mercoledì comprende, oltre all’istruzione dell’Arcivescovo, anche una relazione su un aspetto più tecnico, ossia quello amministrativo connesso alla vita di oratorio, a cura di don Lorenzo Simonelli, Avvocato generale della Curia. Inoltre, dopo il Vespro e la cena, ci sarà la presentazione del pellegrinaggio Ismi in programma a marzo, attraverso una serata sulla situazione in Libano e Medio Oriente. In questa occasione è stato invitato e sarà presente monsignor Gabriele Caccia, arcivescovo e nunzio apostolico in Libano, il quale tra l’altro è nativo della Diocesi di Milano.
«L’Arcivescovo desiderava iniziare l’anno di formazione per i preti dei primi dieci anni con un incontro plenario, tutti insieme e insieme con lui», spiega don Ivano Tagliabue, collaboratore del Vicario episcopale per la Formazione permanente del clero e in particolare per l’Ismi. Perché il tema dell’oratorio? «Sta a cuore all’Arcivescovo aiutare i giovani preti a riflettere su una parte molto importante del loro ministero, che è l’impegno negli oratori e nella pastorale giovanile. Ma non solo. Sulla scia della tematica della Comunità educante, si deve pensare anche a un annuncio della fede che sappia andare oltre i nostri ambienti, quindi nel mondo della scuola, nel mondo del lavoro, nel mondo della cultura». Uno degli appuntamenti importanti del cammino dell’Ismi sarà il pellegrinaggio in Libano. «Sarà lo spunto dell’incontro di Seveso con monsignor Caccia – sottolinea don Tagliabue -, nel quale si affronteranno temi più ampi, come la questione del Medio Oriente, il rapporto arabo-cristiano e anche le questioni che toccano più da vicino la nostra realtà».
Con la giornata del 21 settembre a Seveso inizia dunque l’attività di formazione e accompagnamento dell’Ismi, rivolta tradizionalmente ai preti ordinati negli ultimi cinque anni. Questa attenzione, per desiderio dell’Arcivescovo, prosegue per altri cinque anni: infatti l’anno scorso è stato istituito il Secondo quinquennio.