Nelle prime tre serate di Avvento (16, 17 e 18 novembre), nelle sette Zone pastorali della Diocesi, a partire dalle 20.45 si svolgeranno gli Esercizi spirituali per i giovani dai 20 ai 30 anni, quest’anno dal titolo “…di essi è il regno dei cieli”.
Nel box a sinistra il video e l’audio (scaricabile col tasto destro del mouse) delle tre meditazioni tenute da don Marco Bove nella Basilica di Sant’Ambrogio per i giovani della Zona I.
La scelta del tema punta a intercettare due coordinate: in primo luogo la preparazione al Natale, ma poi anche l’invito del Papa a incamminarsi verso la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (26-31 luglio 2016) meditando le Beatitudini, che in quest’ultimo biennio stanno facendo da filo conduttore alle principali proposte rivolte ai giovani ambrosiani. Infatti, la prima e l’ultima delle Beatitudini hanno come promessa il regno: “… perché di essi è il regno dei cieli”. E le Beatitudini sono la via per vivere la logica del regno, per «educarsi al pensiero di Cristo» (cfr. la Lettera pastorale del cardinale Scola).
Gli Esercizi mirano ad aiutare i giovani a ritagliarsi spazi e tempi di silenzio che consentano loro di rispondere a domande importanti: «Cosa può significare per un giovane, oggi, appartenere al regno dei cieli? Quale via promettente si dischiude a chi accoglie l’invito a farne parte? Che cos’è il regno dei cieli e quali dinamiche lo contraddistinguono?».
Ogni serata sarà caratterizzata dalla celebrazione della Parola, seguita dalla predicazione affidata a sacerdoti, religiosi e religiose impegnati nell’educazione delle giovani generazioni; non mancherà ai giovani il tempo e il modo di meditare nel loro cuore la Parola di Dio e le riflessioni loro rivolte dai predicatori (lectio e meditatio). A conclusione di ogni serata verrà loro indicata anche una particolare actio da mettere in pratica nel corso dell’Avvento.
La speranza è che queste tre serate di Esercizi spirituali aiutino i giovani non solo a pregare e meditare sul regno dei cieli, ma anche sulle sue conseguenze nella vita ordinaria e che questo tempo di preghiera e meditazione possa offrire loro gli spunti per raccogliere la loro vita entro i confini del regno e intuirne le singolari e incoraggianti prospettive.