Quest’anno ricorre il decimo anniversario della canonizzazione (16 maggio 2004) e il ventesimo della beatificazione (24 aprile 1994) di Santa Gianna Beretta Molla, entrambe a opera di Giovanni Paolo II. Per ricordare queste due date significative, l’Arcivescovo sarà venerdì 16 maggio a Mesero, dove alle 21 presiederà una celebrazione eucaristica presso la parrocchia della Presentazione del Signore (piazza Europa 1): una chiesa ampia che potrà dare accoglienza a tutti fedeli della Diocesi che desiderano partecipare. Prima della Messa, il cardinale Scola pregherà sulla tomba della Santa, nel cimitero di Mesero, dove incontrerà i figli e i familiari. Durante la serata, inoltre, nell’adiacente Santuario della Famiglia dedicato a Santa Gianna l’Arcivescovo e i sacerdoti presenti celebreranno un momento particolare di devozione, di lode e di supplica al Signore, con l’intercessione della Santa.
«Vuole essere questa l’occasione di una concreta vicinanza – spiega monsignor Paolo Masperi, rettore del Santuario della Famiglia “Santa Gianna Beretta Molla” di Mesero – nel sottolineare la bellezza e l’importanza della figura di Santa Gianna che può ancora stupire tutti coloro che vogliono mettere la santità al centro della loro vita».
Il 28 aprile ricorreva la memoria liturgica di santa Gianna. «Quel giorno – racconta il Rettore – con la celebrazione abbiamo voluto portare l’attenzione ai luoghi dove è vissuta: nella prepositurale di San Martino a Magenta, luogo della nascita, del Battesimo e del matrimonio, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Ponte Nuovo di Magenta, luogo della morte, e nella parrocchia Presentazione del Signore e il Santuario della Famiglia, a lei dedicato, di Mesero, dove, presso la cappella del cimitero, è custodito il suo corpo».
Figura esemplare di sposa, madre, professionista, promotrice dell’Azione Cattolica, Gianna Beretta Molla nacque il 4 ottobre 1922. Laureatasi nel 1949, si specializzò in pediatria. Nel 1952, aprì un ambulatorio a Mesero. Sposò l’ingegnere Pietro Molla l’8 dicembre 1954 e la famiglia fu poi allietata dalla nascita di tre figli. Alla quarta gravidanza si presentarono seri problemi di salute, che Gianna affrontò con fermezza e serenità. Riuscì a portare a termine la gravidanza contro il parere dei medici; prima del parto disse al marito: «Se dovete decidere fra me e il bambino, nessuna esitazione: scegliete, e lo esigo, il bambino. Salvate lui». Il 21 aprile 1962 nacque Gianna Emanuela e il 28 aprile Gianna morì.
«Si tende spesso a sottolineare soltanto il momento finale della sua vita, in cui ha desiderato fortemente anteporre la vita della figlia alla sua – continua monsignor Masperi -. E da medico sapeva bene a cosa andava incontro. Ma questo gesto è frutto di un cammino di santità che ha interessato tutta la sua esistenza. Gianna Beretta Molla ha voluto porre sempre come proprio punto di riferimento il tema della vocazione cristiana, orientando la sua vita come una risposta a Dio che ci chiama alla santità. Ed è appunto attraverso la presentazione di tutta la sua figura, come donna, madre, sposa, medico, educatrice e credente, che può avvenire un effettivo rilancio della devozione a santa Gianna».