La Chiesa che è in Italia ha ripreso le celebrazioni subito dopo il lockdown, il 18 maggio 2020, e ha potuto continuare in sicurezza anche nelle successive fasi più difficili della pandemia. Questo grazie a un rigido Protocollo sottoscritto dal Governo e dal Presidente della Cei il 7 maggio 2020 e applicato fino a fine emergenza, il 31 marzo 2022.
A partire dalla scorsa primavera, coerentemente con l’andamento della pandemia e la legislazione civile, le misure di prevenzione del Covid-19 sono state pian piano allentate: è venuto meno l’obbligo di rispettare la distanza interpersonale e di indossare la mascherina, così come il divieto di effettuare processioni offertoriali e di raccogliere le offerte durante le celebrazioni.
A partire da questa domenica i fedeli possono continuare a scambiarsi il gesto di pace senza alcun contatto fisico. Tuttavia chi lo desidera può tornare a esprimere il segno di pace con la consueta stretta di mano. Il ministro ordinato si limiterà ad invitare allo scambio della pace, attenendosi alle indicazioni del messale
Il Decreto del Vicario generale del 16 giugno 2022 viene modificato solo in questa parte. Pertanto, le uniche misure ancora in vigore riguardano innanzitutto la distribuzione della Comunione. Per i ministri, rimane obbligatoria l’igienizzazione delle mani e l’uso della mascherina. Inoltre, per l’effettuazione delle unzioni (per Battesimi, Cresime e Unzione dei malati) rimane obbligatoria la mascherina per il solo Ministro.
Tutti gli aggiornamenti relativi alla normativa per la prevenzione del Covid-19 sono disponibili nella pagina web dell’Ufficio Avvocatura.