A poco più di un anno dall’avvio, il Gruppo Acquisti Diocesi di Milano (Gad) è una realtà solida e in crescita. Circa un quarto dei parroci ambrosiani ha già scelto di affidarsi alla centrale acquisti creata dalla Diocesi per la gestione dei contratti di fornitura di gas e luce. Molti altri si stanno facendo avanti, convinti dei vantaggi economici e gestionali che la nuova iniziativa diocesana può garantire loro. Si dichiara soddisfatto Daniele Ferrari – manager di lunga esperienza, proveniente dal settore della ristorazione e dei servizi di consulenza aziendale -, chiamato da monsignor Bruno Marinoni, vicario per gli Affari generali della Diocesi, ad amministrare la Gsa srl.
I risultati vi danno ragione…
Diciamo che sono molto incoraggianti: fino a oggi hanno scelto di affidarsi a noi 275 parrocchie e 24 enti per un numero complessivo di 2500 contatori, tra gas e luce, contrattualizzati. Quando avevo accettato questo incarico, sapevo che avrei dovuto affrontare prima di tutto una sfida culturale. A distanza di un anno, devo dire che questo obiettivo è stato raggiunto: i parroci hanno compreso i vantaggi.
Come è riuscito a persuaderli?
Con i numeri: un argomento molto convincente per i preti ambrosiani che in genere, oltre a essere pastori di anime, sono anche, e giustamente, amministratori concreti e accorti. Chi è salito a bordo con noi nell’agosto del 2017 ha potuto ottenere una riduzione decisamente rilevante sul prezzo della materia prima rispetto alla quotazione attuale. Risparmi di tutto rispetto, che contano sul bilancio di una parrocchia e lo faranno ancor più in futuro. Infatti, poiché nel frattempo i costi dell’energia sono purtroppo aumentati, i margini continuano a essere interessanti anche ora, per cui crediamo che molti altri aderiranno, soprattutto in vista dell’abolizione del mercato a maggior tutela previsto per l’estate 2020, quando sarà necessario scegliere un operatore privato. Se tutte le parrocchie aderissero al Gruppo di acquisto, diventeremmo per i fornitori di luce e gas il più grande cliente sul mercato presente in Lombardia.
Quali sono i prossimi obiettivi?
Portare a 400 il totale delle parrocchie e degli enti entro la fine dell’anno e allargare il perimetro dei nostri servizi. Finora abbiamo acquistato per conto dei nostri sottoscrittori gas e luce e telefonia dagli operatori sul mercato e abbiamo dimostrato di riuscire a strappare il prezzo migliore, proprio perché abbiamo potuto trattare un numero tale di utenze da rappresentare un cliente sufficientemente grande, cui diventa difficile dire di no. Ma questa società è stata voluta dalla Diocesi per ottenere economie di scala anche in altri settori che attengono la vita di una comunità: dalla ristorazione alle pulizie.
Alcuni esempi?
Per esempio abbiamo trattato il contratto di pulizia per conto del collegio San Carlo a Milano, il nuovo accordo per le stampanti multifunzioni per l’Arcidiocesi e per il Centro ambrosiano ottenendo anche in questi casi ottimi risultati. Ma si potrebbe anche centralizzare l’acquisto dei prodotti alimentari per gli oratori, alleggerendo di molto i costi a carico delle diverse parrocchie.
Perché un parroco dovrebbe affidarsi a voi?
Oltre che per ottenere un vantaggio economico, anche per potersi dedicare meglio alla pastorale, senza perdere tempo ed energie seguendo incombenze amministrative che oggi richiedono competenze sempre più specifiche.
Mi fa un esempio?
In collaborazione con l’Ufficio avvocatura abbiamo richiesto e ottenuto dall’attuale fornitore di riferimento per l’energia l’applicazione ai termini di legge dell’Iva agevolata del 10% sulle utenze domestiche, anche se intestate alla parrocchia e non personalmente al parroco o ai sacerdoti residenti, ottenendo così un doppio risparmio: mantenere il beneficio fiscale ed eliminare le operazioni di voltura (e i relativi costi) necessarie a ogni avvicendamento dei sacerdoti. Abbiamo posto la questione e abbiamo creato una procedura standard per ottenere le agevolazioni dovute. Ora basta compilare un modulo per richiederla.
Insomma, non rimpiange di aver accettato la sfida…
No, per nulla, la rifarei domani. Quella della Diocesi di Milano è stata un’ottima idea. Tanto buona che, purtroppo, c’è chi ne vorrebbe approfittare. Abbiamo scoperto che alcuni parroci sono stati contattati da persone che dichiaravano di essere state inviate dalla nostra società e siamo dovuti intervenire. Noi non mandiamo nessuno a proporre i nostri servizi. Tutte le nostre comunicazioni sono veicolate dalla Diocesi di Milano.