«Prendo parte, nella preghiera e nell’affetto, all’atroce dolore di voi tutti, con un abbraccio particolare a Stella e Valeria, per l’orribile uccisione del caro Claudio»: inizia così il messaggio che l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha inviato ai familiari di Claudio Cappelli – tra le vittime dell’attentato terroristico dell’1 luglio a Dacca (Bangladesh) -, in occasione dei funerali celebrati questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Vito Martire a Barzanò (Lecco). In rappresentanza dell’Arcivescovo ha presieduto le esequie monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale della Zona III, mentre il parroco don Giuseppe Scattolin ha tenuto l’omelia.
«Siamo stati posti ancora una volta di fronte al tremendo mistero del male – ha scritto Scola -. Ne usciamo sgomenti. Come è possibile che degli uomini giungano a covare tale e tanto odio da trucidare barbaramente civili innocenti, spezzando i legami familiari e sociali e precipitando nel dolore noi tutti? Non sembrano esistere parole capaci di giustificare un male così orrendo. Tuttavia non a caso siete riuniti in chiesa e presenti spiritualmente con voi sono migliaia e migliaia di fedeli e di donne e uomini di buona volontà».
«La Santa Messa esequiale per Claudio, cui uniamo in preghiera la nostra partecipazione al dolore per le altre otto vittime italiane, è un segno evidente che la speranza vince – ha sottolineato il Cardinale -. “Speriamo contro ogni speranza”, anche in questo caso. Per questo ci sosteniamo nella convinzione profonda della nostra fede che San Paolo ci ricorda: “Risorgeremo, saremo sempre con il Signore e nel suo abbraccio ritroveremo tutti i nostri cari” (cfr 1Ts 4,13-18)».
«Questa grave ferita continuerà a segnare i familiari di Claudio, ma sono certo che la cura della comunità cristiana e di tutti coloro che vogliono loro bene e hanno il senso dell’umana dignità li aiuteranno a trasformare questa terribile prova in un fattore di rinnovamento della Chiesa e di costruzione di un ordine mondiale più giusto», è la convinzione di Scola, che poi ha concluso: «Preghiamo con insistenza in questi giorni la Vergine Santissima perché dia pace e facciamo nostra la grande responsabilità educativa che la serietà di Claudio ci lascia in eredità. Dio guida veramente la storia e non ci abbandona mai. Mentre affidiamo alle braccia del Padre il carissimo Claudio, affidiamo anche noi stessi alla sua tenera misericordia. A tutti una speciale benedizione».
Cappelli, 45 anni, era originario di Vedano al Lambro (Monza Brianza), dove vivono tuttora i suoi genitori. Lavorava per la Star International di Concorezzo, azienda tessile fondata dalla madre, e risiedeva a Barzanò con la moglie Valeria (figlia di Vittore Beretta, titolare dell’omonimo Salumificio) e la figlia di sei anni. Durante le Messe di domenica 3 luglio, le comunità di Vedano e Barzanò hanno ricordato Cappelli e hanno pregato per i suoi familiari, manifestando loro cordoglio e vicinanza spirituale.
Ai funerali hanno partecipato le autorità locali e provinciali, rappresentanti istituzionali, esponenti del mondo dell’industria e l’ambasciatore del Bangladesh in Italia. Il Comune di Barzanò ha proclamato il lutto cittadino.