«La vita consacrata è dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa», così papa Francesco descrive la vita di coloro che seguono Gesù casto, povero e obbediente. Per questo è una gioia grande per tutto il popolo di Dio quando qualcuno si consacra a Dio sulla via dei consigli evangelici. Così sarà domenica 1 settembre alle 15.30, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Francesco, in piazzale Velasquez a Milano, quando saranno celebrate le professioni perpetue di nove giovani Frati Minori Cappuccini che hanno terminato il percorso formativo del postnoviziato. Diventeranno così “frati per sempre”, rispondendo con generosità alla grazia della vocazione a seguire Gesù sulle orme di san Francesco d’Assisi. La forma di vita voluta dal Santo di Assisi è semplice e punta subito all’essenziale. Così troviamo scritto all’inizio della Regola Bollata: «La regola e la vita dei frati minori e questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità». Il Vaticano II ricorda che questa peculiare vocazione «fa comprendere l’intima natura della vocazione cristiana». Per questo ogni persona consacrata è un invito ad ogni fedele a vivere in pienezza la gioia del Vangelo.
I frati che faranno la loro professione perpetua appartengono a diverse Province Cappuccine del Nord Italia e non solo, anche ad alcuni Province estere che seguono gli studi nel nostro Paese: fra Menga Diakanamo (Angola); fra Josip Stankovic (Croazia); fra Hervé K. Viodé (Genova); fra Antonio Ratti e fra Luca Savoldelli (Lombardia); fra Raffaele Corvaglia (Piemonte); fra Edmilson Fernandes (Capo Verde); fra Anton Varaniuk e fra Fabio Burla (Veneto).
La celebrazione sarà presieduta da fra Sergio Pesenti, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini della Lombardia; concelebreranno i rispettivi Ministri provinciali, nelle mani dei quali i frati profitenti emetteranno i voti perpetui, insieme a molti sacerdoti e con la partecipazione di tanti amici e conoscenti. Una festa dunque per ringraziare il Signore per il dono delle vocazioni.