La proposta formativa del clero per questo anno pastorale è caratterizzata dalla “chiamata” a percorrere insieme sentieri di vita fraterna. Questa vocazione a vivere la fraternità è emersa chiaramente anche da alcuni incontri del Clero diocesano. Mi riferisco in particolare alla “Due giorni” per i presbiteri dal 21° al 30° anno di ordinazione, che ha affrontato il tema della qualità di vita del ministero, e all’ultimo Consiglio Presbiterale sul tema della vita affettiva del Clero. Questa necessità di fraternità è stata indicata a tutta la Chiesa anche da Papa Francesco nella sua esortazione apostolica Evangelii gaudium. Egli parla di “Vangelo della fraternità” (EG 179), chiede di non smarrire l’ideale dell’amore fraterno (cf. EG 101), di coltivare dunque il fascino della fraternità (cf. EG 179) per essere “attraenti” per la comunione fraterna (cf. EG 99) come le prime comunità cristiane. Con i sacerdoti poi desidera condividere la “bellezza della fraternità”: “dell’essere preti insieme, del seguire il Signore non da soli, non uno a uno, ma insieme, pur nella grande varietà dei doni e delle personalità”. E conclude questo discorso al Clero (Visita Pastorale a Cassano all’Jonio, 21 giugno 2014) chiedendo di reagire alla cultura soggettivista in cui siamo immersi e alla tentazione dell’individualismo pastorale con la “scelta della fraternità”. “Intenzionalmente parlo di “scelta”. Non può essere solo una cosa lasciata ala caso, alle circostanze favorevoli… No, è una scelta, che corrisponde alla realtà che ci costituisce, al dono che abbiamo ricevuto ma che va sempre accolto e coltivato: la comunione in Cristo nel presbiterio, intorno al Vescovo”.
La Formazione Permanente del Clero intende favorire e sostenere questa “scelta di fraternità”. Le riflessioni, le proposte e le iniziative offerte e indicate in questo “quaderno” non sono solo un aiuto a fermarsi e ad approfondire il tema della fraternità, ma sono anche un invito ad essere creativi e a valorizzare ciò che già abbiamo a disposizione per “percorrere insieme sentieri di vita fraterna”.
Un sentiero importante sarà quello di entrare nel cuore dell’apostolo Paolo meditando insieme la lettera ai Filippesi, che il nostro Arcivescovo ha scelto come riferimento biblico dell’anno pastorale. In essa scopriremo gli affetti di questo Apostolo delle Genti e quella dimensione “fraterna” di condivisione della missione con altri collaboratori. E’ un sentiero da vivere anzitutto personalmente con tempi di meditazione e di preghiera, ma che potrebbe portare alla condivisione di ciò che nasce dall’ascolto della Parola con altri presbiteri e diaconi.
Un secondo sentiero è quello di sperimentare la fraternità pastorale in decanato, nelle assemblee del Clero. Alcune schede sono state pensate proprio per questo lavoro di conoscenza reciproca, di condivisione del ministero, di discernimento pastorale per essere oggi “Chiesa dalle Genti”. Questa esperienza di fraternità del Clero in decanato richiede coraggio, pazienza, intraprendenza e creatività. Richiede soprattutto la cura per il fratello presbitero e diacono. Una cura che non può essere separata da quella che coltiviamo per le persone che ci sono affidate come presbiteri e diaconi di una Comunità Pastorale o Parrocchia.
Un terzo sentiero è quello della fraternità con consacrati/e e laici. La chiamata oggi a percorrere insieme sentieri di vita fraterna obbliga il Clero a rivisitare le relazioni le persone che compongono il popolo di Dio e a riscoprire la corresponsabilità di ogni battezzato per l’annuncio del Vangelo. Il rinnovo dei Consigli pastorali delle Comunità Pastorali e delle Parrocchie può essere un’occasione preziosa per una formazione – conversione delle nostre relazioni ecclesiali.
Tra le varie proposte formative presentate nel calendario della FPC troverete una novità: la disponibilità di luoghi in Diocesi per presbiteri e diaconi che decidono di vivere un breve ritiro spirituale. Si tratta della opportunità “case spirituali” che offrono mensilmente al lunedì mattino un ritiro spirituale con una meditazione, un tempo di silenzio e di adorazione eucaristica, di Riconciliazione sacramentale, di preghiera insieme nella condivisione dell’ascolto della Parola. Questa proposta intende sollecitare ogni presbitero e diacono a scegliere con frequenza tempi di preghiera, di disponibilità allo Spirito, vero artefice della formazione del Clero.
Infine per il Tempo di Avvento sarà messo a disposizione della Diocesi un secondo libretto che raccoglie testi di san Paolo VI con la possibilità di utilizzarli come seconda lettura dell’Ufficio di letture. Questa scelta intende proseguire, dopo la canonizzazione, l’offerta di testi di Montini – Paolo VI per una conoscenza di questo grande pastore della Chiesa, testimone in un mondo complesso e inquieto della bellezza e della passione di seguire Gesù.
“Con un medesimo sentire e la stessa carità” iniziamo insieme il nuovo anno pastorale, occasione propizia per annunciare il Vangelo nella testimonianza di persone che osano percorrere sentieri di vita fraterna.