Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/fascicolo-del-fabbricato-nuove-opportunita-per-le-parrocchie-88515.html
Sirio 01 - 10 novembre 2024
Share

Ufficio amministrativo

Fascicolo del fabbricato:
nuove opportunità per le parrocchie

Continua la verifica del patrimonio immobiliare intrapresa dall’Arcidiocesi con l’introduzione di nuovi moduli web. Seminari di presentazione a Lecco (14 aprile), Milano (28 aprile) e Varese (12 maggio)

24 Febbraio 2016

Nell’ambito del progetto diocesano relativo al “Fascicolo del fabbricato e del Piano di manutenzione programmata”, a partire da martedì 1 marzo l’Arcidiocesi di Milano metterà a disposizione di tutte le parrocchie una nuova applicazione web che permetterà di consultare l’«Inventario dei beni immobiliari a disposizione delle parrocchie», ricavato dall’analisi di tutte le operazioni effettuate nel corso degli anni (acquisizioni, cessioni, donazioni, ecc.) e contenente la descrizione catastale e giuridica del patrimonio.

«Tale Inventario dei beni immobili – spiega Achille Invernici, referente tecnico del progetto presso l’Ufficio amministrativo diocesano/sezione Patrimonio immobiliare – dovrà essere attentamente esaminato e utilizzato come base di riferimento dalle diverse figure che operano in parrocchia (tecnico, consulente fiscale, ecc) e rispecchiare il reale stato di fatto di tutti gli immobili di compendio della parrocchia stessa. Pertanto, ogni difformità riscontrata (nuovi accatastamenti, frazionamenti, variazioni, unità mancanti, mancanze, ecc) dovrà essere documentata e comunicata all’Ufficio amministrativo presso la sezione Patrimonio immobiliare per gli aggiornamenti del caso».

Il lavoro di verifica dell’esatta consistenza delle proprietà parrocchiali è finalizzato a una ordinata e corretta gestione delle strutture e propedeutico all’attivazione del progetto sul fascicolo del Fabbricato. Nel corso delle prossime settimane a ogni parrocchia saranno consegnate le credenziali di accesso all’applicazione web grazie al prezioso aiuto dei Decani.

«L’obiettivo – afferma Invernici – è proprio quello di poter disporre di un unico elenco degli immobili, consultabile dalle singole parrocchie e dalla Diocesi, a cui fare riferimento per tutti gli adempimenti giuridici-amministrativi che oggi le parrocchie sono chiamate a espletare: Imu, Tarsu, sottoscrizione di contratti, ecc. L’applicazione permetterà inoltre di poter allegare e consultare gli estratti di mappa e le planimetrie catastali delle singole unità immobiliari facilitando non poco la corretta individuazione dei diversi ambienti parrocchiali».

Questo primo step di verifica del patrimonio e la successiva compilazione del “Fascicolo del fabbricato e del Piano di manutenzione programmata”, permetterà da una parte di uniformare il sistema di archiviazione delle informazioni fra tutte le parrocchie, con evidenti benefici in occasione, per esempio, dei cambi dei parroci, e dall’altra di creare una preziosa e ampia banca-dati che potrà essere utilizzata dalla Diocesi per ampliare la rete di servizi a favore delle parrocchie, delle Comunità pastorali e dei Decanati. 

Prosegue inoltre senza sosta il graduale coinvolgimento della Parrocchie nel progetto sul “fascicolo del fabbricato”. A oggi interessa 20 Decanati per un totale di circa 300 parrocchie, ma è previsto nel 2016 il coinvolgimento di ulteriori 10 Decanati (160 parrocchie) per un totale complessivo di 460 parrocchie interessate (quasi la metà di quelle di tutta la Diocesi).

«In questi mesi abbiamo visto crescere l’interesse verso questo progetto da parte dei parroci, dei collaboratori e dei professionisti che operano nelle realtà parrocchiali, proprio perché più consapevoli del valore di tale lavoro – commenta Invernici -. Le parrocchie sono chiamate a un impegnativo sforzo organizzativo, anche perché il progetto prevede un approccio innovativo alla problematica immobiliare, un nuovo modo di operare e programmare che non deve spaventare perché rappresenta un mutamento di mentalità rispetto al passato. Siamo però convinti che la strada intrapresa sia quella adeguata, anche se i frutti di tale lavoro non si raccoglieranno a breve, ma nel medio e lungo periodo».