Il 31° Capitolo di tutte le realtà di Exodus si terrà a Milano, nella sede storica della Fondazione al Parco Lambro, dal 26 al 29 settembre, sul tema «Cercando l’Altro», con due appuntamenti aperti anche a tutti gli amici di Exodus: venerdì 27, alle 16.30, la Messa con l’Arcivescovo nella Basilica di Sant’Ambrogio e domenica 29, alle 10, nella sede della Fondazione la tavola rotonda su «“Ragazzi fuoriserie”. Adolescenti, educazione, scuola».
La Fondazione Exodus nasce nel 1984 a Milano da un’idea di don Antonio Mazzi e oggi conta 40 centri sul territorio nazionale, educatori presenti in sei Paesi del mondo, 15 mila persone in media raggiunte ogni anno con servizio di ascolto e orientamento, 20 mila ragazzi coinvolti in progetti musicali e sportivi, otto cooperative sociali che si occupano del reinserimento socio-lavorativo, tremila genitori e insegnanti che partecipano a percorsi di formazione…
«Il Capitolo offre, nel modo più semplice, l’identità dell’intera avventura di Exodus – spiega don Mazzi -. Le “carovane”, le case, le attività di prevenzione con i ragazzi, con le famiglie, nella scuola… in Italia e all’estero, i centri di ascolto, tutti i nostri progetti, piccoli o grandi che siano». È da sottolineare anche il legame con la Diocesi: «Sono contento che monsignor Mario Delpini abbia accettato il mio invito – afferma don Mazzi -, soprattutto in un anno così significativo come questo in cui Exodus festeggia i suoi 35 anni di attività. Un incontro importante soprattutto per i miei ragazzi, che testimonia quanto anche l’Arcivescovo abbia a cuore il loro futuro… perché l’educazione è un sogno condiviso. Exodus è da sempre legata alla città di Milano e alla sua Diocesi, questo incontro intorno alla Tavola (la Messa di venerdì in Sant’Ambrogio, ndr) attesta la continuità della nostra vicinanza al vescovo di questa città. Voglio ricordare, con affetto e commozione, che la nostra prima “casa” e sede nazionale di Exodus, la Cascina Molino Torrette all’interno del Parco Lambro, è stata benedetta e visitata in diverse occasioni fin dalla sua fondazione dal cardinale Carlo Maria Martini, un amico “della prima ora” (e poi dal cardinale Angelo Scola, ndr)».