È stato firmato mercoledì 13 marzo, nella sede di Edison in Foro Buonaparte,, l’atto di donazione da parte di Edison, attraverso Banco dell’energia (ente costituito nel 2016 con l’obiettivo di promuovere progetti a contrasto della povertà energetica), di due impianti fotovoltaici che saranno collocati sui tetti del quartiere Greco di Milano: esattamente quelli del Refettorio ambrosiano di piazza Greco (potenza di circa 15 kWp – Kilowatt picco) e della chiesa e della canonica della parrocchia di Santa Maria Goretti (potenza di circa 86 kWp), in via Melchiorre Gioia.
Sono così state poste le basi infrastrutturali per la costituzione della Comunità energetica rinnovabile solidale «SOLEdarietà», che verrà creata da Caritas ambrosiana e dalla parrocchia di Greco nei prossimi mesi e di cui faranno parte come consumatori anche due servizi di Caritas posti sotto i bastioni della ferrovia, ovvero il Rifugio notturno e il centro diurno «La Piazzetta» di via Sammartini, e altre strutture collegate al complesso parrocchiale di San Martino in Greco.
Caritas ambrosiana utilizzerà la donazione di Edison e del Banco dell’energia per dare vita a una nuova comunità energetica, rispondendo così in modo concreto alle sollecitazioni provenienti negli ultimi anni dalla dottrina sociale della Chiesa, in particolare a quelle contenute nell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Oltre a questo, il progetto di stampo socio-ambientale sfrutta le recenti opportunità che si stanno delineando a livello europeo e italiano in materia di incentivi all’autoproduzione di energia rinnovabile.
Nell’ambito del progetto, Caritas ambrosiana e parrocchia Santa Maria Goretti realizzeranno per Edison e per il Banco dell’energia uno studio sui benefici sociali, economici e ambientali che la Cers «SOLEdarietà» porterà ai soggetti coinvolti, la quale si proporrà anche come strumento di educazione, animazione e sensibilizzazione della comunità e dell’intera popolazione del quartiere, attraverso occasioni pubbliche di incontro, confronto e formazione.
I due fondatori della Cers intendono utilizzare le entrate, derivanti dalla vendita in rete dell’energia che sarà prodotta e avanzerà dall’autoconsumo e gli incentivi pubblici relativi al consumo, anche per finalità di inclusione sociale. Con il progetto, che prende il nome di «Inclusione in Rete», non solo si punterà a ridurre i consumi all’interno degli edifici e delle abitazioni che fanno parte della Cers, attraverso la creazione di una check list di monitoraggio, ma anche a sviluppare azioni di accompagnamento di persone e famiglie vulnerabili in percorsi di educazione al risparmio energetico e fornendo loro un sostegno economico per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.