I volontari e gli operatori della Caritas Ambrosiana si sforzano di vivere lo spirito del Natale tutti i giorni dell’anno. Quando arrivano le festività, ci aggiungono qualcosa in più, ma senza cedere troppo alla retorica.
Al Refettorio e al Rifugio Caritas
Per esempio, al Refettorio Ambrosiano, la mensa solidale di piazza Greco, si festeggerà la vigilia con un menu speciale e la consegna delle borse regalo per ognuna delle 90 persone in difficoltà che, tutte le sere da lunedì a venerdì, cenano in questo splendido ambiente, che quanto a cura e attenzione alle ricette e al servizio non ha nulla da invidiare ai ristoranti più blasonati della città.
La sera di Natale e di Santo Stefano, invece, sarà servita la cena agli ospiti del Rifugio Caritas di via Sammartini, sotto i binari della Stazione Centrale, un piccolo ostello di 62 posti, dove si può passare la notte in camere confortevoli, ma colazione a parte, non è possibile consumare pasti.
Doni ai bambini negli Empori
Un’altra iniziativa speciale riguarderà gli Empori della Solidarietà, i supermercati dove si fa la spesa gratuitamente utilizzando una tessera a punti concessa in base alla situazione di bisogno della famiglia. Domani, mercoledì 22 dicembre e nell’Emporio di Niguarda e giovedì 23 dicembre in quello di Lambrate volontari travestiti da Babbo Natale distribuiranno i doni ai bambini delle famiglie. I regali sono stati confezionati dai dipendenti di una nota azienda immobiliare che hanno dedicato parte della loro giornata lavorativa a preparare e decorare i pacchetti.
Le spese solidali
A causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, per il secondo anno consecutivo, si è dovuto rinunciare all’iniziativa “Il pane spezzato è più buono dell’aragosta”, grazie alla quale i cittadini invitavano a casa nei giorni di festa le persone assistite dai servizi di Caritas Ambrosiana. Le persone non hanno, tuttavia, fatto venire meno la loro solidarietà. A 4 giorni dal Natale con 8783 spese alimentari già donate, il traguardo fissato a quota 10 mila è sempre più a portata di mano.
L’iniziativa, nata prima della pandemia, ha avuto un grande sviluppo proprio negli ultimi due anni, perché consente di rimanere vicini alle persone in difficoltà, anche se a distanza. Con un semplice click dal pc o dallo smartphone è possibile regalare a nome di un amico o di una persona cara, a secondo dell’importo scelto, una spesa per un anziano solo, per una famiglia, per una coppia con un figlio aggiungendo anche, se si vuole, un gioco presso uno dei 12 Empori della Solidarietà. La persona in nome della quale si è fatto il regalo riceve una card con la quale il donatore gli fa sapere che la loro amicizia ha ispirato un gesto di solidarietà verso uno sconosciuto che si trova in una situazione di difficoltà.
Basta un piccolo gesto
«Nulla può sostituire l’esperienza dell’incontro, che è la sola che consente di conoscere davvero l’altro e stabilire legami – sottolinea Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana -. Tuttavia, la solidarietà è come un muscolo: se non la si esercita, si atrofizza. Allora la donazione, effettuata anche on line, permette di tenere allenata l’attenzione per chi è in difficoltà. In questo periodo c’è il rischio che lo slogan “siamo tutti sulla stessa barca”, ripetuto nei primi mesi per farci coraggio, si trasformi dopo quasi due anni di sacrifici nel motto “si salvi chi può”. Sarebbe una sciagura proprio perché i bisogni continuano ad aumentare. Dobbiamo resistere a questa tentazione. E per farlo basta anche un piccolo gesto».