L’oratorio ha le sue professionalità, che mette in campo sul territorio diocesano, soprattutto dove emergono maggiormente i bisogni: sono gli educatori retribuiti che, nel tempo, stanno assumendo ruoli cardine nel tessuto della pastorale oratoriana, proprio per le competenze che sanno mettere in gioco, dando valore alla progettazione e all’accompagnamento educativo, in sinergia con i presbiteri e le altre figure impegnate in oratorio.
A loro la Fondazione Oratori Milanesi dedica un convegno in programma nella mattinata di venerdì 1 marzo presso il Cinema Palestrina e l’oratorio SS. Redentore a Milano (MM Loreto – iscrizioni online). Con gli educatori presenti verrà affrontato il tema dell’animazione in oratorio, da rileggere nella sua metodologia e nella sua essenza e da riscoprire nella sua valenza pastorale e simbolica, non come mero intrattenimento, ma come stile proprio dell’oratorio, con il quale costruire ogni proposta e il coinvolgimento dei ragazzi.
Al convegno «Professione oratorio» interverranno Pierpaolo Triani, docente di pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Michele Marmo, pedagogista e fondatore della Cooperativa sociale Vedogiovane. Insieme a loro, studiosi del ruolo dell’animazione educativa e sociale, si andrà in profondità sul significato di una dimensione che non è solo una “tecnica”, ma è soprattutto un modo di educare e aggregare. L’animazione stimola la sensibilità e l’espressività dei più giovani, li fa partecipare da protagonisti alla vita dell’oratorio, aprendo prospettive, anche di carattere culturale, che stimolano la creatività e l’immaginazione. È per questo che, in oratorio, ogni cosa è “animazione”. In che senso, anche nella pratica, lo vedranno gli educatori professionali, nei laboratori previsti nel corso della mattinata: scandaglieranno le attività che in un oratorio non possono mancare, la catechesi, la preghiera, l’attività sportiva e il gioco, per valutare come queste possano essere “animate”.
Questo appuntamento annuale del convegno «Professione oratorio» giunge alla sua quinta edizione, evidenziando così la necessità di tenere desta l’attenzione sulla figura dell’educatore retribuito, centrale in questa fase di cambiamento, in cui è fondamentale ridisegnare nuovi modelli di oratorio.