Giovedì 5 settembre è scomparso don Giampiero Alberti, sacerdote ambrosiano, dal 1997 collaboratore del Servizio diocesano Ecumenismo e dialogo interreligioso, in particolare per quanto riguarda il rapporto con l’Islam e le religioni orientali. Era nato a Milano l’8 settembre 1947 ed era stato ordinato presbitero nel 1972. Dopo l’ordinazione e fino al 2006 è stato Vicario parrocchiale a Cesano Boscone (Quartiere Tessera – Sant’Ireneo). Dal 2006 risiedeva presso Santa Maria Incoronata a Milano (qui il ricordo di monsignor Gianni Zappa, responsabile della Comunità pastorale Paolo VI, di cui fa parte la parrocchia). Proprio in questa parrocchia (corso Giuseppe Garibaldi 116), venerdì 6 settembre alle 19 una veglia funebre, sabato 7 settembre alle 14.45 le esequie presiedute dal Vescovo ausiliare monsignor Giuseppe Vegezzi.
Conseguiti la licenza in Studi arabici-islamici nel 1994 e il dottorato in Arabo e Islamologia nel 2002, era Dottore in islamistica del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica. Attento osservatore della comunità musulmana in Italia e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, era responsabile delle relazioni con i musulmani per il Centro ambrosiano di documentazione sulle religioni (a nome del quale Patrizia Comito scrive: «Le coppie miste che negli anni ha voluto e saputo incontrare, ascoltare, accompagnare gli sono profondamente riconoscenti. Don Giampiero ha sempre visto in queste unioni uno strumento che definiva “profetico”, perché di aiuto nel creare degli incontri tra religioni e tra culture, valorizzando le cose belle che esistono e rispettando le differenze, in un cammino verso un’unità che secondo lui era fondamentale e necessaria oggi per la nostra società, per il nostro mondo. Lascia un grande vuoto»).
Dotato di un sincero e profondo interesse per il dialogo con l’Islam (qui il cordoglio della Casa della Cultura Musulmana di Milano), per la Diocesi è stato artefice di numerose iniziative: da incontri promossi in occasione del Ramadan a convegni con il Forum delle Religioni, da esercizi spirituali interreligiosi organizzati ogni anno a Gerusalemme alla preparazione e distribuzione ai parroci di materiale utile per facilitare l’incontro con le famiglie di fede islamica durante l’annuale visita natalizia nelle case. Partecipe inoltre di tante iniziative di dialogo promosse da Sant’Egidio, così viene ricordato dalla Comunità: «Su impulso del cardinal Martini ha speso una parte significativa della sua vita nel dialogo interreligioso, in particolare con le comunità musulmane presenti in diocesi… La sua testimonianza di amicizia e vicinanza a fratelli e sorelle di altre fedi ha aiutato Milano a sviluppare una cultura dell’incontro e della convivenza, lasciando un’eredità che va continuata con la medesima passione»