Le cronache quotidiane ci informano ripetutamente su casi di violenza e maltrattamenti di cui le donne sono vittime. Ma ancora non circolano facilmente notizie relative a violenze e maltrattamenti ai danni di donne immigrate, particolarmente quelle provenienti da Paesi di cultura islamica. Questo perché le vittime stesse non si palesano, non sanno forse a chi rivolgersi, non si sentono adeguatamente ascoltate e capite. Di qui la proposta di Caritas Ambrosiana – e in particolare dalla sua Area “Maltrattamento Donne” – di un seminario, che si terrà mercoledì 30 novembre, dalle 15 alle 18, presso la sede in via San Bernardino 4 a Milano, sul tema «Contro la violenza dialoghiamo per conoscerci: le donne “islamiche”». La partecipazione è gratuita, i destinatari sono sia operatori/trici di centri d’ascolto e di interventi sul sociale, sia quanti desiderano appropriarsi di nuove conoscenze sulle problematiche di cittadine provenienti da ambiti culturali diversi.
«L’importante è fare chiarezza, sgomberare il campo da luoghi comuni che impediscono la conoscenza e la comprensione – precisa suor Claudia Biondi, responsabile dell’Area “Maltrattamento Donne”, che introdurrà il seminario -. Anche nelle situazioni di maltrattamento occorre fare ordine per conoscere e aiutare le donne musulmane a seconda delle loro differenti origini e percorsi di vita». Il primo passo è capire che ogni donna porta il suo bagaglio di vita: una musulmana ha una diversa connotazione a seconda del Paese di provenienza; quindi ogni donna è diversa e unica a seconda del suo contesto culturale, sociale e religioso di origine, pur condividendo la stessa eredità di fede. Non esiste un modello unico di donna islamica.
«La nostra solidarietà – continua suor Claudia – non può limitarsi al solo pacco viveri da offrire alla donna che si presenta al centro di ascolto per un aiuto, ma è urgente offrirle una comprensione più attenta dei problemi che investono la sua vita personale e familiare».
Il seminario è un primo passo per aprire alla conoscenza basilare della “donna islamica”, a partire dall’approccio diverso del suo contesto di partenza, fino a una migliore informazione riguardo le peculiarità dei testi di legge che regolano il diritto di famiglia nei Paesi islamici di provenienza delle donne che ora sono da noi.
A guidare il seminario saranno Giuseppina Valentini, mediatrice culturale ed esperta dei Paesi islamici della sponda mediterranea dell’Africa (dove ha anche vissuto), e Claudia Parravicini, psicologa della Cooperativa Crinali, una onlus milanese che da anni presta la sua opera di appoggio e sostegno psicologico a donne immigrate in difficoltà.
Costruire ponti tra le varie culture che vanno componendo la società ambrosiana richiede attenzione e solidarietà verso i soggetti più deboli, quali spesso sono le donne, a partire dalla percezione della violenza e del maltrattamento di cui sono spesso vittime, anche per ancestrali consuetudini di vita e di norme religiose. Il dialogo è il fondamento sicuro per ogni passo futuro. Un’iniziativa preziosa, quella della Caritas, che si inserisce in un articolato tessuto di diversi approcci che organismi diocesani e soggetti privati elaborano giorno per giorno per consolidare la convivenza tra le molteplici realtà sociali del nostro territorio.