Il prossimo 14 giugno ricorrono i 100 anni dall’ordinazione sacerdotale del beato don Mario Ciceri. Questa data – oltre a essere importante perché è stata scelta come memoria liturgica – rimanda al passo deciso e definitivo di don Mario di diventare sacerdote: due settimane dopo l’ordinazione sacerdotale arrivò come prete novello a Sulbiate, dove rimase fino alla sua morte (4 aprile 1945).
Il paese di Sulbiate ha conosciuto don Mario come sacerdote. Ma nel raccogliere le testimonianze anche della gente di Veduggio (suo paese natale), la persona di don Mario è sempre stata vista come colui che si stava preparando a diventare sacerdote, perché dal suo stile si vedeva quanto amore aveva per Dio e per la gente. Arrivato a Sulbiate dopo l’ordinazione, possiamo dire che questo stile è diventato ancora più luminoso proprio a partire dal servizio sacerdotale: uomo di preghiera, di carità e di amore verso ogni persona.
Ancora oggi, dopo 100 anni, leggendo le testimonianze della gente raccolte per la causa di beatificazione e da alcuni documenti personali e oggetti lasciati da don Mario, è ancora più limpida la sua persona di sacerdote che non cerca elogi e primi piani, ma che in semplicità e umiltà vuole diffondere il profumo di Dio nella vita delle persone.
È possibile fare un pellegrinaggio sulle orme del beato Mario Ciceri per pregare davanti all’urna dove sono custoditi i suoi resti mortali e poi far visita al museo dove sono custodite immagini e oggetti a lui appartenuti.