Don Gianluca Bernardini è il nuovo presidente nazionale Acec. L’Associazione Cattolica Esercenti Cinema ha rinnovato le cariche durante l’Assemblea Generale che si è tenuta venerdì 15 gennaio, al termine del quadriennio di presidenza di don Adriano Bianchi.
Presidente dell’Acec Milano dal 2014, docente di Teologia nel corso di Media Education dell’Università Cattolica e direttore della rivista SdC – Sale della Comunità, Bernardini succede a Bianchi alla guida dell’associazione che conta circa 800 sale in tutta Italia, 13 delegazioni territoriali, 11 SAS (Servizi Assistenza Sale) e una segreteria nazionale.
Il passaggio di consegne è avvenuto in un incontro aperto dai saluti del direttore dell’Ufficio Comunicazione Sociali Cei Vincenzo Corrado del presidente Anec Mario Lorini, entrambi a sottolineare la capacità, dimostrata dall’Acec e dalle Sale della comunità, di saper crescere, anche in contesti complessi ed estremamente fluidi.
Nella sua relazione di uscita, Bianchi ha sottolineato l’importante lavoro fatto in questi anni: dal rinnovo statutario agli avvicendamenti nelle fila della segreteria. L’associazione ha in particolar modo rafforzato il proprio rapporto con la realtà ecclesiale e con le Diocesi con cui ha trovato una nuova sinergia. Allo stesso tempo, come evidenziato dalla relazione del Segretario generale Francesco Giraldo, ha mostrato di saper stare accanto alle realtà territoriali, grazie a un capillare lavoro di formazione gestionale e culturale dei volontari e dei dipendenti, che ha permesso a molte SdC di resistere anche alla pandemia e all’Acec di essere riconosciuta ai tavoli istituzionali di settore.
Il cambio alla Presidenza arriva in un momento particolarmente critico per il settore della cultura, messo in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus e alla prolungata chiusura delle attività. Per questo motivo il nuovo presidente Bernardini ha sottolineato quanto il lavoro fatto da Bianchi non sia stato di conservazione dell’esistente, ma di forte innovazione e ha ribadito la sua intenzione di inserire il nuovo corso in continuità e armonia con il precedente.
«L’intenzione è di essere simili, ma non uguali – afferma Bernardini -. La mia presidenza vuole godere dell’ottimo lavoro fatto da Bianchi e portarlo avanti senza però essere una semplice fotocopia. Ce lo chiede la situazione attuale, in continuo cambiamento e spesso molto difficile da gestire. Si dice spesso che il Covid ci cambierà, io penso che dovremo cambiare proprio per affrontare al meglio le sfide che ci si paleseranno di fronte. Il ruolo dell’Acec dovrà essere sempre più proattivo e radicato nei valori che ci ispirano. Crediamo infatti che la nostra attività sarà fondamentale negli anni che seguiranno la ripartenza, in un’ottica di ricostruzione anche del tessuto sociale. Sarà importante lavorare quindi in comunione con tutti gli organi, associazioni, scuole, università, che navigano verso la nostra stessa direzione. Invito pertanto tutti i collaboratori a essere non solo una presenza nella vita dell’Associazione, ma anche una voce attiva e costruttiva».
Ad affiancare Bernardini nella sua presidenza, il Consiglio direttivo, anch’esso rinnovato e composto da don Adriano Bianchi (Presidente Brescia), don Francesco Marini (Presidente Triveneto), Massimo Garbi (Presidente Piemonte-Val d’Aosta) e don Emanuele Poletti (Presidente Bergamo).