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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Nomina

Don Alberto Torriani Arcivescovo di Crotone-Santa Severina

Eletto all’episcopato da papa Francesco. Nato a Bollate, 53 anni, sacerdote ambrosiano dal 2000, attualmente è rettore del Collegio San Carlo di Milano. Sarà consacrato in Duomo sabato 22 febbraio

11 Dicembre 2024
L'Arcivescovo e don Torriani dopo l'annuncio della nomina nella Cappella arcivescovile

Papa Francesco ha eletto all’episcopato il sacerdote ambrosiano Alberto Torriani, chiamandolo a essere Arcivescovo di Crotone-Santa Severina.

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Don Alberto Torriani

Nato nel 1971 a Bollate (Mi), ordinato sacerdote nel 2000, don Alberto Torriani è stato vicario parrocchiale presso la parrocchia di San Biagio di Monza, e della successiva Comunità pastorale Ascensione del Signore. A Monza è stato responsabile della Pastorale giovanile della città dal 2003 al 2011. Dal 2000 nel mondo della scuola come assistente e vicepreside delle Scuole parrocchiali San Biagio di Monza; dal 2011 al settembre 2016 è stato Rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore (Varese), per poi assumere l’incarico di Pro Rettore del Collegio San Carlo di Milano di cui, dal febbraio 2017, è diventato Rettore. Don Torriani sarà consacrato vescovo a Milano, in Duomo, sabato 22 febbraio alle 15.

L’abbraccio tra l’Arcivescovo e il nuovo presule

«Dopo lo sconcerto, la disponibilità – dichiara l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini -. Infatti il momento della comunicazione e la diocesi di destinazione hanno sorpreso don Alberto e anche me. Ma poi la disponibilità: la risposta alla vocazione che viene dal Signore, tramite la Chiesa, non pone limiti all’esercizio del ministero: disposto alla sequela, anche da vescovo, anche a Crotone. Dalla disponibilità al mettersi in cammino. Infatti sono molti i pensieri, le domande, gli adempimenti necessari per il passaggio delle consegne che riguardano un’opera educativa così importante come il Collegio arcivescovile San Carlo e molte sono le domande, gli adempimenti necessari per farsi carico della responsabilità episcopale di un ministero tutto da configurare e di una diocesi tutta da conoscere. Dal mettersi in cammino all’amare la meta. Infatti lo sguardo della fede permette di rallegrarsi nel presentarsi come servi per offrire quello che si può e nel riconoscere la testimonianza di fede, l’attesa di Vangelo, l’immenso patrimonio di storia, le sfide impegnative che attendono don Alberto».

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