Domenica 4 febbraio, alle 15.30, nella Basilica di Santa Maria di Lourdes a Milano (via Lomazzo 62), per la Zona I , è in programma il quarto appuntamento dell’edizione 2024 dei Dialoghi di Pace dedicati al Messaggio di papa Francesco per la 57ma Giornata Mondiale della Pace sul tema «Intelligenza artificiale e pace» (leggi qui).
Che cosa sono
I Dialoghi mirano a rendere ancora più attraente il Messaggio presentandolo in forma artistica. Con questa finalità sono stati ideati diversi anni fa nella chiesa della Regina Pacis a Cusano Milanino. Nel tempo si sono sviluppati con decine di date in Lombardia e altre regioni d’Italia. Dal 2021 sono proposti dalla Diocesi in un programma che vede un appuntamento di riferimento in ogni Zona pastorale, organizzato in collaborazione con numerose associazioni e istituzioni religiose e della società civile.
La formula adottata prevede la suddivisione del Messaggio in brevi e veloci battute che tre lettori interpretano, facendole proprie e incalzandosi l’un l’altro nella lettura, come se fossero impegnati in un’animata discussione. A dare respiro e incisività contribuiscono poi alcuni interludi musicali, a partire dal benvenuto col quale si accoglie il pubblico per creare subito un’atmosfera di raccoglimento.
Come il Messaggio che diffondono, i Dialoghi di Pace sono rivolti a tutti e perciò espressamente pensati come un tempo che i cattolici possono vivere anche in preghiera, mentre la spiritualità di chi ha altri riferimenti religiosi, o non ne ha alcuno, suggerisce sempre a ciascuno il modo migliore di prendervi parte; anche piacevolmente, come dichiara chi vi assiste. Così facendo ci si prefigge di dar valore alle parole del Papa nella loro interezza, puntando a raggiungere credenti e non credenti con i contenuti del suo Messaggio universale. Anche per questo l’iniziativa non è “chiusa” ed “esclusiva”, ma vuole incoraggiare altre comunità pastorali e associazioni ad “appropriarsi” dei Dialoghi di Pace affinché, come già avviene, cresca sempre più il numero di chi decide di “copiarli” autonomamente.
Il pomeriggio di Milano
L’evento di Milano (vedi qui la locandina) è accompagnato da alcune iniziative specifiche.
All’inizio verrà presentata ed esposta una semplice statuetta in gesso dipinta, di poco valore artistico, ma molto cara alla famiglia che la custodisce. Raffigura un Gesù Bambino di Praga e la tradizione familiare racconta che offrisse conforto a chi cercava riparo nel rifugio antiaereo nel quale era collocata, e che venne recuperata dal nonno Roberto fra le macerie di un edificio distrutto durante il devastante bombardamento su Milano dell’agosto 1943: il più pesante bombardamento subito da una città italiana, che anche al nostro Gesù ha lasciato evidenti ferite.
Per attuare lo spirito dell’intenzione di papa Montini quando istituì la Giornata, esponenti di popoli e associazioni impegnati per la pace e in iniziative umanitarie nelle loro terre di provenienza, apriranno i Dialoghi di Pace con un messaggio di pace nella propria lingua (poi ripetuto in italiano) e radicato nelle proprie culture e tradizioni religiose. Più precisamente sarà Shaké Pambakian, armena nata in Italia e nostra concittadina, a dar voce alla comunità armena di Milano, in apprensione per l’intervento militare dell’Azerbaijan che, a metà settembre 2023, ha posto fine come entità politica autonoma all’Artsakh (Nagorno-Karabakh), regione storicamente a prevalente popolazione armena e con un’antichissima tradizione cristiana.
Per chi si sentirà di farlo, inoltre, anche esplicitando la consapevolezza che la spiritualità di chi non è cristiano cattolico, o non ha alcuna convinzione religiosa, suggerirà a ciascuno il modo migliore per vivere questo momento, i presenti potranno unirsi nella preghiera del Padre Nostro, una voce guida poi la ripeterà nelle lingue ucraina e armena assieme agli altri presenti di queste nazionalità: un momento commovente e spiritualmente coinvolgente, voluto per dimostrare vicinanza a chi è colpito dalla guerra.
Oltre a musica e poesia, i «Dialoghi» avranno anche quella coreutica fra le arti al servizio di una più coinvolgente “presa” sul pubblico del Messaggio del Papa: protagonista la danzatrice e coreografa Lucia Alves Da Silva, formatasi alla Scuola di danza del Teatro Municipal di San Paolo – Brasile”.
Come in tutti gli altri appuntamenti dell’anno, per dare concretezza alle parole ascoltate, la serata si concluderà esortando i presenti a impegnarsi per diffondere nel mondo la Pace sperimentata durante l’incontro: con lo stile suggerito dal testo di don Primo Mazzolari «Noi ci impegniamo», recitato coralmente da tutti i presenti.
A una loro rappresentanza sarà poi affidato il gesto di diffusione della Luce della Pace di Betlemme: attinta alla fiamma portata da quella che arde perennemente, già dai primi secoli dopo la venuta di Cristo, nella chiesa della Natività, sul punto ove si presume sia stata la mangiatoia nella quale fu deposto il Salvatore in fasce. È alimentata dall’olio donato dalle nazioni cristiane della Terra, ma la Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti.
Non mancheranno inoltre espedienti “teatrali” e azioni sceniche per sorprendere e coinvolgere maggiormente i presenti anche dal punto di vista emotivo.
Per aggiornamenti sulle date in programma e ulteriori informazioni: www.chiesadimilano.it/dialoghidipace; sanpioxc@gmail.com