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Speciale

L’Arcivescovo in Perù

Sirio 11 - 17 novembre 2024
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Perù/11

A Huacho, “culla” di condivisione dei fidei donum ambrosiani

Ultima tappa del viaggio dell'Arcivescovo nella comunità dove alla fine degli anni Ottanta prese avvio la presenza di sacerdoti e laici diocesani, che ha dato molti frutti sul piano sociale, educativo e pastorale

di don Ambrogio CORTESIFidei donum nella parrocchia Gesù Divino Maestro dal 2003 al 2011

25 Luglio 2024
L'accoglienza della comunità Gesù Divino Maestro

Mercoledì 24 luglio l’Arcivescovo è arrivato a Huacho, ospite della casa dove nel lontano 1989 iniziò la presenza dei fidei donum italiani.

Oggi qui risiede don Antonio Colombo, la cui bella figura sacerdotale e missionaria è stata presentata su queste pagine qualche giorno fa (leggi qui), in occasione del suo sessantesimo di sacerdozio. Oggi egli è attivamente impegnato nel carcere, nell’ospedale e nella chiesa cattedrale.

Il gruppo ambrosiano con don Antonio Colombo

Esattamente ci troviamo nella parrocchia Gesù Divino Maestro, affidata per primo a don Giuseppe Noli, poi accompagnato e seguito da altri sacerdoti e coppie di laici.

Grazie ai fidei donum milanesi, la parrocchia ha svolto un lungo cammino di accompagnamento della gente più povera attraverso i progetti sanitari nell’epoca di maggiore necessità, quando il Perù era flagellato dal colera; poi si sono sviluppati il progetto educativo, con l’asilo, la scuola elementare e media e infine il doposcuola per i ragazzi di strada, un’esperienza promettente. Così pure sono cresciuti diversi progetti di sviluppo: la falegnameria, la panetteria e quindi l’associazione di artigiane di giunco “Tejesol Huacho”, tutt’ora attiva.

La processione della Madonna del Carmine, espressione di religiosità popolare

L’attività pastorale ha sempre cercato di accompagnare la gente nei numerosi settori di una periferia ampia e popolosa (circa 30 mila abitanti) e una decina di cappelle nei vari quartieri, costituendo vivaci comunità cristiane.

«La fede si rafforza donandola»: con questa frase di Giovanni Paolo II si può spiegare il senso della esperienza dei fidei donum. Perché tanti laici e sacerdoti hanno lasciato la propria casa per offrirsi a questa Chiesa di Huacho? Un unico desiderio anima un fidei donum: condividere la fede con spirito missionario, servizio e solidarietà. Ciascuno di essi, a partire dalla propria esperienza personale, è stato spinto dallo Spirito del Signore a collaborare con la Chiesa sorella di Huacho perché cresca e si rafforzi il «dono della fede» già presente in questo popolo, che sa esprimerlo in forme popolari e appariscenti.

 

A Sayà nel ricordo di don Vittorio

Il gruppo ambrosiano trascorrerà l'ultima giornata in Perù a Sayán, cittadina a 50 chilometri da Huacho, che si raggiunge risalendo il rio Huaura ed è chiamata «luogo dell'eterno sole» per il suo clima particolare.
Lì c’è la parrocchia di San Gerolamo, dove furono parroci prima don Ezio Borsani e poi don Vittorio Ferrari (leggi qui la notizia della sua morte). Le spoglie di don Vittorio, traslate ieri dal cimitero, nella notte sono stati vegliate in chiesa. Stamattina in una solenne celebrazione a cui è invitato l'intero clero diocesano saranno inumati nella stessa parrocchia di San Gerolamo.