La terza giornata a Pucallpa è stata vissuta dall’arcivescovo Mario Delpini all’insegna di due parole: incontrare ed ascoltare; che sono il significato profondo della visita in Perú dell’Arcivescovo e dei suoi accompagnatori.
Dopo colazione, le due Chiese sorelle di Milano e di Pucallpa si sono incontrate nella figura dei loro vescovi: l’arcivescovo Delpini e il vescovo Martin hanno avuto un colloquio intenso, dove hanno condiviso le reciproche esperienze ecclesiastiche, qui in Amazzonia e nella più antica Europa, condividendo anche le impressioni ricevute dai fidei donum di Milano, presenti da oltre 15 anni. Non è mancata l’occasione per progettare il futuro di questa missione, e le prospettive di scambio profonde sulle sfide che la “Chiesa di papa Francesco” rivolge a tutte le Chiese del mondo.
Un secondo incontro è stata la visita in mattinata alla Casa de Salud “Buen Samaritano”, una struttura realizzata in città dove sono accolti da 10 anni malati e anziani non autonomi.
Le suore de los desamparados, provenienti dall’India, gestiscono con il Vicariato la struttura creata dieci anni fa dalla creatività caritativa del vescovo emerito, mons. Gaetano Galbusera, anche lui “milanese”, (anzi, sarebbe meglio dire brianzolo, essendo di Casatenovo) e che in questo momento accoglie 24 tra malati e anziani, ma ha visto passare oltre 230 pazienti ricoverati e 5 mila persone soccorse nei soli due anni di pandemia.
Mons. Delpini ha celebrato la Messa di rendimento di Grazie per l’anniversario, e ha condiviso il saluto con gli ospiti e il pranzo con mons. Martin, oltre ai preti e le religiose missionarie che supportano, con le loro visite quotidiane, questa importante struttura caritativa del Vicariato di Pucallpa.
Il ritmo “milanese” ha poi richiesto nel primo pomeriggio di spostarsi alla parrocchia Don Bosco, nella periferia della città. Fondata dal padre Massimo Mattarucchi di Sondrio e appartenente all’Operazione Mato Grosso di padre Ugo De Censi, ha portato mons. Delpini a conoscere e incontrare un’altra realtà caritativa della Chiesa Pucallpina, la casa di ospitalità per minori BarcoIris. La parola dice già il significato della struttura: una casa-barca che ti accoglie nella burrasca di una vita difficile sin dall’inizio della tua esistenza, per accompagnarti come in un colorato viaggio (arcoíris è arcobaleno in spagnolo) verso la sponda di una vita “salvata” dall’amore delle cure e dei valori cristiani, che la casa con i suoi educatori sa donare.
Nella casa ci sono 15 bambini, dai due mesi ai 17 anni di vita, che vivono accompagnati dalle cure della direttrice Marylucy e dal personale che fa da genitore a queste ragazze e ragazzi, oltre a personale tecnico, come psicologi e pedagogisti, che intervengono secondo programmi educativi definiti con lo Stato peruviano.
L’accoglienza e la tenerezza che i bambini di questo luogo trasmettono non è descrivibile con le parole, e mons. Delpini ha lasciato a tutti la benedizione di Dio, che ogni giorno sicuramente accompagna un luogo come questo.
Il tardo pomeriggio si è svolto nella parrocchia San Francisco de Asís, la comunità fondata dai fidei donum milanesi nel 2010 e ancora accompagnata da noi, dove don Tommaso e don Luca vivono facendo comunità insieme.
L’incontro tra i due sacerdoti, la famiglia di Marta e Kumar Galbiati con la piccola Letizia e la neonata “pucallpina” Irene, che ha solo due settimane, e l’Arcivescovo (accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile dell’Ufficio missionario diocesano e don Franco Gallivanone, vicario della Zona 2), è stato un’occasione per un’ultima condivisione delle esperienze, degli incontri di questi giorni e di una serie di proposte per rendere l’esperienza missionaria fidei donum di Milano sempre più interessante e utile alla crescita della nostra chiesa per affrontare le sfide che questo tempo di Dio ci propone.
La visita si è conclusa con la Messa nella cappella del “Divino Niño”, una piccola comunità della parrocchia che proprio oggi festeggiava il suo anniversario.