Nella prima giornata della sua visita pastorale a Cuba, l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, si è recato presso l’Arcivescovado di Santiago de Cuba, dove ha incontrato il Vescovo, monsignor Dionisio Guillermo García Ibáñez, e ha dialogato con lui e con i suoi sacerdoti.
Successivamente monsignor Delpini – che nel viaggio è accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria della Diocesi, e da padre Mario Ghezzi, direttore del Centro Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) di Milano – ha visitato il Santuario di El Cobre (dove fece tappa anche papa Francesco nel suo viaggio a Cuba nel 2015), incontrando i quattro sacerdoti ambrosiani fidei donum presenti a Cuba: Ezio Borsani, Adriano Valagussa, Marco Pavan e Carlo Doneda.
Nel dialogo con loro l’Arcivescovo ha offerto alcuni spunti di riflessione da condividere, a partire dalla difficoltà di comunicazione che incontra chi è inviato in un altro Paese per annunciare il Vangelo ed è chiamato a imparare un’altra lingua, un’altra cultura e anche altre forme per assumere il suo ruolo.
Attraverso ampie citazioni della Evangelii Gaudium, Delpini – a fronte della gioia dei cristiani, «probabilmente uno dei messaggi più evidenti di Vangelo» – si è chiesto che cosa impedisca a questa gioia, frutto dello Spirito, di manifestarsi e di irradiarsi. Per richiamare una stile “virtuoso” dell’essere missionario, Delpini ha fatto riferimento alla Lettera ai Filippesi (4,4-8) e a quella ai Romani (12,1ss), sottolineando l’importanza di mettere in evidenza qualche aspetto desiderabile «che possa offrire all’annuncio del Vangelo il tratto della amabilità». Amabilità che è anche frutto della «sincerità nella pratica della carità, nel riconoscere i propri limiti, nella ricerca e nell’offerta del perdono», così come della «attitudine a condividere le gioie e i dolori degli altri con una prossimità che è intima partecipazione».
È seguita poi la celebrazione della Messa. Nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato la devozione di un intero popolo per il Santuario di El Cobre, dove «la Vergine Maria ci accoglie e ci suggerisce le parole di cui abbiamo bisogno per la nostra vita e per la nostra speranza» e che si traducono nella devozione «per crescere nella fede in Gesù», nella fiducia «per essere forti nel cammino» e nella carità «per essere benedizione per quelli che ti incontrano».