A ringraziamento per la canonizzazione di Charles de Foucauld (Roma, 15 maggio), l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà la Santa Messa di martedì 17 maggio alle 21 presso la parrocchia Gesù a Nazaret (Zona I, Decanato Turro). La parrocchia ha infatti come patrono il religioso francese che nell’eremo di Tamanrasset, in Algeria ha a lungo meditato sulla vita “nascosta” di Gesù nella città di Nazaret.
Un lungo percorso
La comunità parrocchiale guidata dal parroco don Alessandro Noseda si è preparata per tempo in un percorso composto da tre passi.
Don Adelio Brambilla ha parlato di Charles de Foucauld e Gesù: il Santo ha radicato la sua vita in Gesù come suo modello unico. L’incontro con Gesù è infatti il riferimento imprescindibile della sua vita, la stella in cui è inciampato per non perderla più.
Fr. Michael Davide Semeraro ha parlato del Santo come profeta di fraternità, vivendo la dimensione della fraternità a livello universale. Il nascondimento dello stile di Nazaret è anche il luogo di una relazione discreta – ma non certo anonima – con l’uomo che gli è prossimo, senza barriere, senza confini.
Padre Bernard Ardura, postulatore della causa della canonizzazione, ha raccontato infine alla comunità il miracolo di Charles de Foucauld, lo scampato pericolo di un giovane carpentiere, Charles, caduto da una altezza di 15 metri da un ponteggio cantieristico nella parrocchia intitolata a Charles de Foucauld, nel giorno del centenario della sua morte.