È in stampa la lettera dell’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ai ragazzi della Cresima, l’arrivo in libreria è previsto per la fine della settimana. Quest’anno il titolo è Decidere in prima persona; il testo è pubblicato dal Centro Ambrosiano e si presenta con una grafica elegante in un agile cartoncino colorato al costo di 0.80 euro a copia.
Da una prima anticipazione dei contenuti emerge il senso del sacramento della Confermazione che «prima di tutto» è un dono. Anzi, i doni sono sette: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio. E, a proposito dei sette doni, il Cardinale cita le parole con cui Benedetto XVI ha spiegato i primi tre, in occasione dell’incontro di San Siro del giugno scorso all’interno del Family 2012. «Il primo dono – aveva detto il Papa – è la sapienza, che vi fa scoprire quanto è buono e grande il Signore e, come dice la parola, rende la vostra vita piena di sapore, perché siate, come diceva Gesù, “sale della terra”; poi il dono dell’intelletto, cosi che possiate comprendere in profondità la Parola di Dio e la verità della fede: quindi il dono del consiglio, che vi guiderà alla scoperta del progetto di Dio sulla vita di ognuno di voi». «Un ultimo decisivo effetto dei doni dello Spirito Santo, un effetto che li riassume tutti – scrive in un passaggio della lettera il cardinale Scola -, è ben descritto dagli Atti degli Apostoli. L’autore, cioè San Luca, racconta che la mattina di Pentecoste, dopo avere ricevuto lo Spirito Santo, gli apostoli uscirono in piazza e cominciarono ad annunciare a tutti quello che era accaduto e che era stato donato alla loro vita. Una gioia, quando è grande, è incontenibile. Come un torrente in piena, spazza via ogni ostacolo e invade tutto».
Per il resto, sono poche parole, quelle dell’Arcivescovo nella lettera ai ragazzi della Cresima, che si leggono di un fiato su cui però occorre tornare a più riprese, perché dicono l’“essenziale” del messaggio che i catechisti e le catechiste sono chiamati a trasmettere. La lettera, che si presenta in un linguaggio comprensibile per i ragazzi, può essere loro consegnata all’interno del percorso di animazione dei “100 giorni Cresimandi”, con l’intenzione di leggerla quando ci si ritrova insieme ai ragazzi, suggerendo a ciascuno di riprenderla a casa, meditandoci su, magari insieme ai propri genitori, per capire tutto ciò che serve sapere prima di ricevere la Cresima.
La consegna della lettera è legata anche all’invito a partecipare all’incontro diocesano allo stadio di San Siro di sabato 1 giugno: in quella occasione il dialogo con l’Arcivescovo sarà più evidente, ma certamente sarà già iniziato, grazie al messaggio speciale che viene dalle parole della lettera ai ragazzi della Cresima di quest’anno.